La bella stagione si avvicina e le telefonate di lamentela a Bagnolifutura fioccano. “Perché il pontile è ancora chiuso?”. “Quando riaprirà?”. Da quando la società di servizi che avrebbe dovuto dare il via al rilancio del quartiere dell’area ovest di Napoli è fallita, il pontile che era stato considerato, all’apertura, simbolo di quella tanto agognata rinascita, ha fatto la stessa fine: chiuso, perché nessuno si può occupare della manutenzione.
Ormai sono circa due mesi che nessuno mette piede su quel chilometro scarso di cemento sospeso sul mare, un paradiso fuori dal mondo da cui Nisida si vede così bene da far pensare quasi di poterla toccare. Lo scorso 4 aprile i commercianti di Bagnoli si erano uniti in un fronte comune per richiedere la gestione del pontile, in modo da garantirne l’apertura, almeno per i mesi estivi. Oggi a mobilitarsi sono i cittadini: l’associazione Napoli in Movimento ha organizzato, per il 19 aprile prossimo, un flash mob di protesta proprio davanti all’ingresso del pontile per chiederne la riapertura. “Per Pasqua rivogliamo la nostra passeggiata a mare” si legge nel testo dell’evento, che sta facendo velocemente il giro del web ricevendo numerose adesioni.
Oggi però la questione è passata di fatto nelle mani del Comune: il vicesindaco Tommaso Sondano ha assicurato infatti che il Comune sta valutando quali attività Bagnolifutura potrà continuare a svolgere, ma, per quanto riguarda il pontile di Bagnoli, “non rappresentando un consistente aggravio economico” ha affermato il vicesindaco, “possiamo fin da ora garantire che la struttura verrà presto riaperta, perché la cittadinanza non sia privata di un bene comune”. Già la settimana prossima, stando alle parole di Sodano, il Comune presenterà una delibera su Bagnolifutura. E, in pochi giorni, assicura, “saremo in grado di restituire il pontile alla città“.
This post was published on Apr 11, 2014 15:21
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