La deposizione volontaria di Luca Materazzo (di spalle) nel corso dell'udienza del processo per fratricidio a suo carico in corso presso la prima sezione di Corte d'Assise di Napoli, 10 aprile 2018. ANSA/ CIRO FUSCO
La prima sezione della Corte di Assise di Napoli (presidente Giuseppe Provitera) ha condannato all’ergastolo Luca Materazzo, 38 anni, unico imputato al processo di primo grado per l’omicidio del fratello Vittorio, l’ingegnere ucciso in maniera efferata a Napoli, il 28 novembre 2016, davanti la sua abitazione.
L’avvocato Bruno Cervone, in un’accorata arringa durata quasi due ore, aveva chiesto le attenuanti generiche per il suo cliente. “Questo processo nasce come un processo indiziario e muore essendolo ancora di più“, ha detto. Il giudice, che ha accolto le richieste del pm Francesca De Renzis, ha condannato Luca Materazzo anche al risarcimento delle parti civili. L’imputato è rimasto impassibile: ha scambiato qualche parola con il suo avvocato, ha salutato le sorelle e poi è stato portato via dalla polizia Penitenziaria. “E’ stata una sentenza annunciata“, ha commentato l’avvocato Cervone.
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