Dalle registrazioni del sistema di videosorveglianza emergono nuovi dettagli sul ritrovamento di un neonato sul treno partito domenica da Napoli e fermatosi a Baiano. I filmati, consegnati alle forze dell’ordine, potrebbero far venire a galla la verità nel giro di poche ore e risalire alla madre del piccolo.
La scoperta avvenuta domenica pomeriggio su un treno della Circumvesuviana da parte del capostazione è stata resa possibile dal pianto del piccolo che non si trovava in una busta di plastica, così come riportato nei primi momenti dalla stampa locale. Il neonato giaceva all’interno di un borsone, avvolto in una maglietta ed in uno scialle di lana ed è stato subito segnalato al Consorzio Nazionale Sicurezza, l’ente che sorveglia treni e stazioni, che ha a sua volta contattato 118 e Carabinieri.
I militari sono arrivati immediatamente, persino prima dell’autoambulanza. Il bimbo non aveva più il cordone ombelicale, segno che il neonato aveva già diversi giorni di vita e che la madre aveva provato a nutrirlo ed allevarlo. Ai sanitari che lo hanno preso in custodia è parso in buona salute. Mentre si studiano immagini, movimenti e volti dai filmati delle telecamere a circuito chiuso è chiara una cosa: vista la modalità dell’abbandono, il ritrovamento era voluto.
Testimonianza importantissima quella di un bigliettaio che dice di aver visto la donna che ha abbandonato il lattante nel vagone. Di turno quella domenica pomeriggio ad Avella, le avrebbe consegnato un biglietto da un euro e trenta per Cicciano. Le telecamere di sorveglianza del Metrostar l’avrebbero ripresa dalle 13,40, orario in cui presumibilmente ha preso il treno nella stazione di Pratola Ponte, vicino Pomigliano, alle 14,14 quando è scesa alla fermata di Avella. Il dipendente Circum era solo nella guardiola quando una donna, che descrive accuratamente, intorno ai 35 anni è scesa dal Metrostar.
This post was published on Mar 18, 2014 11:02
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