“Che emozione vedere mio nonno tra gli uomini illustri dell’antichità al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN). Axel Munthe inseguiva il mito e la magia della ‘Vis medicatrix naturae’, adorava gli animali, ed era consapevole dell’effetto straordinario dello spirito del luogo e l’energia rigenerativa dell’ambiente”. E’ Katriona Munthe, nipote del celebre medico, scrittore e naturalista svedese amante dell’archeologia e creatore di Villa San Michele ad Anacapri ad accogliere i tanti visitatori che hanno partecipato all’inaugurazione della mostra “Honesta Voluptas – Il Giardino di Axel Munthe, riportato alla luce da Jordi Mestre“, esposizione da lei curata insieme all’artista Michele Iodice.
“Creare la sua dimora sull’isola di Capri, e la costruzione della stessa casa, con gli scavi che portavano alla luce le sculture, i marmi, i bronzi dell’Impero romano, era una scelta che gli consentiva di abbracciare il fascino e la grazia del mondo antico attraverso l’armonia della bellezza”.
Dagli archivi di famiglia esposte 140 foto inedite, oggetti personali e due video per conoscere il lavoro di restauro sulla collezione realizzato dal fotografo catalano Jordi Mestre e per ammirare l’incanto di Villa San Michele.
“Sono grata al direttore del MANN Paolo Giulierini e a Katriona – commenta Kristina Kappelin, direttrice del sito isolano che appartiene al governo svedese – questa iniziativa fa conoscere anche a me aspetti privati di uno straordinario personaggio. Spero che la mostra possa arrivare anche in Svezia e riaccendere l’interesse per la figura di Axel Munte anche nel suo paese”.
Il direttore del MANN, Giulierini, ha voluto sottolineare l’attività umanitaria del medico svedese tra 800 e 900: curò personaggi importanti e la Regina di Svezia “ma si prodigò tanto per gli ultimi, come per gli ammalati di colera a Napoli”. La mostra, con istallazioni ‘green’ nelle sale della Farnesina, è visitabile fino al 19 marzo.
This post was published on Gen 20, 2023 12:07
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