Napoli Lettera a Francesco il libro del direttore Rai Vaticano Massimo Milone.
“Napoli, nobile e disgraziata, metropoli paradossale che parla e va ascoltata. Napoli saprà ascoltare Bergoglio?”. Napoli aspetta Papa Francesco. Poche ore e il Santo Padre sarà nella nostra città. Una visita pastorale storica e ricca di significato. La scelta della data non casuale: 21 marzo e inizio della primavera. Di “speranza” e di “certezza”. Un modo per propiziare la rinascita della “città-mondo”.
“Lettera dell’anima”. Così Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, ha definito le sedici lettere raccolte nel libro di Massimo Milone, direttore di Rai Vaticano, indirizzate a Sua Santità. “Napoli parla in maniera corale. Milone mette insieme voci in modo armonico. Non semplice mettere d’accordo i napoletani”. Appassionante l’intervento di quello che è stato definito “uno dei trenta eroi moderni” dalla rivista Time. Molti i tratti di vicinanza tra Napoli e Buenos Aires, accomunate dalle periferie esistenziali e geografiche. “La Chiesa partenopea non si è mai rassegnata, sempre in sintonia con il messaggio di Francesco”. Il Sommo Pontefice atterra a Scampia, dove sembra “la speranza sia morta”: “sarà un viaggio di Risurrezione”. “Nell’anima umana si deve trovare l’immagine del Creatore” (Sant’Agostino) e Napoli si mostra bellissima immagine di Dio.
“Riorganizzare la speranza”. Indimenticato il messaggio di San Giovanni Paolo II. Crescenzio Sepe, unico cardinale italiano a ricevere Benedetto XVI e Francesco, auspica uno scossone e una sterzata. “Sono certo che le Sue parole faranno la Storia nuova della città”. “A Francesco, il Papa venuto “quasi dalla fine del mondo” dirò: “Aiutaci a non farci rubare la speranza”. La “rivoluzione dello spirito” a Napoli dovrà accompagnarsi ad una concreta svolta civile.
This post was published on Mar 21, 2015 1:01
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