Sarà capitato anche a voi almeno una volta di vederlo, passeggiando per via Toledo, intento al suo lavoro con la schiena curva sotto il sole cocente di Napoli. Tony è l’ultimo sciuscià o, per dirla all’italiana, lustrascarpe; lui è l’ultimo rappresentante di un mestiere nato nel dopoguerra, raccontato egregiamente nel film omonimo di Vittorio De Sica e che a Napoli non si è ancora estinto.
Sciuscià è un termine napoletano che deriva dalla contrazione dell’inglese “shoe-shine“, che significa appunto “lustrascarpe”: un mestiere diventato famoso grazie alla pellicola del 1946, considerata uno dei capolavori del neorealismo italiano. E proprio dal film di Vittorio De Sica Tony ammette di aver tratto ispirazione. La sua professione, che dura da 40 anni, gli ha permesso di entrare in contatto con numerose personalità più o meno famose, della sua epoca e della nostra, ricavandone un’esperienza di vita davvero invidiabile, che tuttavia non l’ha cambiato: 40 anni dopo, Tony è ancora lì, “povero ma pieno di dignità”, come lui stesso si descrive, a offrire i suoi servigi ai signori che passeggiano per una delle strade più belle di Napoli. Ecco la sua storia raccolta per voi dalle telecamere di Road Tv Italia.
This post was published on Ago 11, 2014 10:56
Il regista e protagonista sarà al Cinema Pierrot martedì 9 dicembre, mentre Susy Del Giudice…
Debutta al Teatro Serra di Napoli “Artatamente” la compagnia degli allievi dello spazio flegreo, con “Quei…
Dal 6 dicembre al 3 gennaio il Comune di Napoli porta in città una serie…
Venerdì 5 dicembre, il testo pluripremiato “Vizita” conclude la terza edizione del progetto “il Teatro…
Il gruppo art rock pubblicherà a inizio dicembre il debut album dal titolo “A Room…
La presentazione domenica 7 dicembre nel parco borbonico del Vomero I Musei nazionali del Vomero ospitano,…