Nelle mense scolastiche a Napoli la situazione continua a peggiorare: oltre al cibo scadente, scongelato e ricongelato, ai pasti freddi, viene trovato addirittura un dente in una delle vaschette per il pranzo destinate ai bambini. Come riportato dal Corriere del Mezzogiorno, ancora una volta al centro dell’inchiesta, c’è la famiglia Summa che fornisce il servizio in molti Comuni. Ma l’inchiesta trova ampio spazio anche sugli appalti truccati e assunzioni irregolari. Diciassette sono le ordinanze cautelari eseguite dai carabinieri: sei le persone in carcere, cinque ai domiciliari, tre divieti di dimora e tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.
Arrestato l’imprenditore Nicola Summa e i figli Simone, Stefano e Silvio. Ai domiciliari finisce invece Raffaele Manna, tecnico della Prevenzione dell’Asl Na 2 Acerra-Casalnuovo. Tutto accadeva, spiega nell’ordinanza il gip Francesca Ferri, “sulla pelle dei bambini“. Gli indagati sono accusati di: associazione per delinquere, turbativa d’asta, corruzione, frode in pubbliche forniture. Sant’Agnello, Casalnuovo, Maiori, Montoro Inferiore, Solofra e Padula i Comuni dove sono stati aggiudicati gli appalti irregolari. Le indagini, delegate ai carabinieri del reparto investigativo di Napoli, sono state coordinate dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino e dai sostituti Celeste Carrano, Giusy Loreto e Henry John Woodcock.
This post was published on Set 28, 2015 15:27
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