Un fitto programma di concerti tra la Campania, la Sicilia, la Basilicata e la Lombardia compone il progetto A.M.I. (Attività Musicali Inclusive) all’Opera, promosso dall’Associazione Maria Malibran sotto la guida di Raffaella Ambrosino che vede il coinvolgimento di giovani provenienti da diverse regioni italiane. Tale progetto sostiene l’inclusione sociale e artistica dei giovani under 35 con disabilità, ponendoli al centro della scena come protagonisti attivi e creativi nello spettacolo dal vivo. Ispirato al Sistema Abreu, A.M.I. favorisce la formazione di ensemble corali e orchestrali misti – tra cui il Coro Enrico Caruso e l’Orchestra Ezio Bosso, in collaborazione con la Orchestra Giovanile “Quattro Ottavi” di Milano.
Da non perdere l’appuntamento del 28 ottobre ore 19.00 con lo spettacolo “Ma L’Amor Mio Non Muore, La Vera Storia di Maria Callas”, liberamente ispirato al libro di Renzo Allegri con testo di Monsignor Doriano Vincenzo De Luca, il controtenore Andrea Ambrosino (nel ruolo del musico della Manon Lescaut), con la soprano e attrice Raffaella Ambrosino interprete di Maria Callas, affiancati dall’ensemble vocale di voci femminili A.M.I. e con il piano di Canio Fidanza, nella Cappella della Sala della Musica di Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano. «Ma l’amor mio non muore» è un raffinato spettacolo musicale che ripercorre la vita straordinaria e tormentata di Maria Callas, la più grande diva del teatro d’opera del Novecento. Tratto dal toccante libro di Renzo Allegri, lo spettacolo intreccia il racconto biografico della Divina con l’esecuzione dal vivo dei brani più celebri del suo repertorio, in una drammaturgia musicale intensa e coinvolgente.
Il soprano Raffaella Ambrosino, interprete e voce narrante dell’anima di Maria, guida il pubblico in un viaggio teatrale ed emozionale tra parole, musica e immagini. Ogni aria, ogni scena eseguita dal vivo si lega a un momento essenziale della vita della Callas: il debutto, il successo, la trasformazione artistica, il dolore per l’amore perduto, l’isolamento degli ultimi anni. In scena, oltre all’esecuzione vocale, l’artista compie una metamorfosi visiva, cambiando abiti ispirati ai costumi originali delle grandi eroine verdiane, pucciniane, donizettiane che Maria Callas ha portato in scena. I cambi d’abito avvengono a vista o integrati nella narrazione, creando una sovrapposizione tra la figura reale di Maria e i personaggi tragici che l’hanno definita artisticamente: Carmen, Manon, Tosca, Violetta, Amina, Desdemona, Norma.
Il racconto, intrecciato con la musica, non è una semplice biografia, ma una vera e propria confessione dell’anima: è la Callas che parla al pubblico, che si svela, che mostra la donna fragile dietro l’icona. La sofferenza personale – mai esibita ma sempre presente – si fa suono attraverso le arie che lei ha reso immortali.
Il racconto, intrecciato con la musica, non è una semplice biografia, ma una vera e propria confessione dell’anima: è la Callas che parla al pubblico, che si svela, che mostra la donna fragile dietro l’icona.
Tra novembre e dicembre gli appuntamenti si spostano anche in altre regioni: il 16 novembre si terrà “SuonAMI 4Ottavi tra Inclusione e Emozione” al Magazzino Musica di Milano mentre “Ma L’Amor Mio Non Muore, La Vera Storia di Maria Callas”, sarà in replica il 4 dicembre nella
Cappella dei Celestini di Potenza e il 13 nella di Santa Rosalia di Terrasini (Palermo) in Sicilia.
Il progetto promuove percorsi formativi personalizzati, con certificazione delle competenze musicali conformi al Quadro europeo delle Qualifiche (EQF), garantendo un accesso qualificato e reale alle professioni artistiche.
This post was published on Ott 27, 2025 15:49
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