Cultura

La Morante di Cabra, il Sigillo della Mininno e Alcune cosa da mettere in ordine nel 14esimo giorno del Campania Teatro Festival

Sono tre le proposte della quattordicesima giornata del Campania Teatro Festival. Il Franco Parenti di Milano, in coproduzione con il Centro Teatrale Bresciano e con il Campania Teatro FestivalFondazione Campania dei Festival, propone il 26 giugno alle 21 (con replica il giorno dopo alle 19) al teatro Sannazaro “La Storia”, liberamente ispirato all’omonimo capolavoro di Elsa Morante. Lo spettacolo, ideato e diretto da Fausto Cabra, è un viaggio appassionato nelle vicende di Iduzza, dei suoi due figli Nino e Useppe e dei numerosi personaggi del romanzo. Un corale e commovente intreccio di destini in lotta con gli ingranaggi spesso incomprensibili della Storia. Quella con la S maiuscola, lo scandalo che dura da diecimila anni, come era scritto nel sottotitolo di copertina della prima edizione del 1974. La drammaturgia, serrata e affascinante, è dello scrittore Marco Archetti, che ci restituisce la forza e la vertiginosa attualità del romanzo. Gli interpreti sono Franca Penone, Alberto Onofrietti e Francesco Sferrazza Papa. Durata 110 minuti
Nell’era della dematerializzazione, dell’iperrealtà, che partita si è aperta con la morte? Come affrontarla? Come ritrovare il senso dell’immortalità? Sono queste le impegnative domande di “Sigillo Play”, lo spettacolo del 26 giugno alle 22 al Tedér, con la regia di Lucilla Mininno, che lo ha scritto e ne è anche interprete con Francesco Godina, Francesco Zecca, Malvina Ruggiano e Giovanni La Fauci. Partendo da “L’epopea di Gilgameš”, la più antica opera letteraria dell’umanità, dove il protagonista compie un viaggio alla ricerca dell’immortalità, si approda a “Il settimo sigillo”, nel quale Bergman racconta i dubbi dell’uomo moderno, orfano di una narrazione collettiva che dia senso alla fine e, con essa, alla vita. Dilaniato dalla crisi delle certezze del dogma religioso, si ritrova solo, stretto nelle maglie del tempo logico della scienza che procede in un’unica direzione. La morte vince, la scienza rinuncia ad ogni spiegazione e narrazione possibile del dopo. Durata 60 minuti.
Al teatro Mercadante si replica, invece, alle 19 “Alcune cose da mettere in ordine”, lo spettacolo di Rubidori Manshaft, drammaturgia di Roberta Dori Puddu e Angela Dematté, con Roberta Bosetti e Giacomo Toccaceli.
Il dopofestival, infine, al Giardino Romantico di Palazzo Reale propone alle 22.30 Anna and Vulkan. Servizio bar e musica di sottofondo a partire dalle 19. Tutto a cura di Drop Eventi.
Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.
I biglietti per assistere agli spettacoli costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e I pensionati titolari di assegno sociale. Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it

This post was published on Giu 25, 2025 9:49

Redazione Desk

Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.

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