Lo stand più apprezzato in questi primi giorni di Expo Milano 2015, è senza dubbio il padiglione dell’Azerbaijan, ribattezzato dagli addetti ai lavori “The jewel“, il gioiello. Una struttura che lascia i visitatori senza fiato, composta da vetro, acciaio e legno, con tre sfere sospese nel nulla. Alla realizzazione del padiglione più bello dell’Expo vi hanno preso parte oltre 300 persone, 250 in Italia e 50 in Azerbaijan. Tuttavia, l’ingegneria è tutta Made in Naples, grazie a iDeas, i quali si sono occupati anche degli allestimenti del padiglione Usa. Aldo Giordano, ingegnere e Ceo di ideas, è fiero del lavoro svolto dal suo team: “Siamo stati tra i primi ad aprire il cantiere, completato in tempo per l’inaugurazione del primo maggio”.
Il team napoletano non può non essere orgoglioso del proprio lavoro, svolto nel migliore dei modi e nei tempi giusti: “Abbiamo cominciato a lavorare a luglio e a febbraio avevamo terminato la costruzione. Ad aprile eravamo perfettamente pronti. Per realizzare le sfere, per esempio abbiamo trovato una soluzione di montaggio innovativa molto semplice, realizzata in totale assenza di opere provvisionali. E’ stata una grandissima soddisfazione vedere che il risultato sta avendo così tanto successo. È stata una bella sfida, impegnativa, assorbente, ma alla fine l’abbiamo spuntata, orgogliosi di aver mostrato l’efficienza e la professionalità napoletana. All’Expo sono tutti incantati dalle nostre sfere. Si parla così raramente delle nostre eccellenze e noi per questo successo siamo doppiamente contenti”. Inoltre, le fantastiche sfere e louvers sono stati realizzati dalla People and projects, altra società napoletana.
Il padiglione più bello dell’Expo, tra l’altro, al termine dell’Esposizione Universale, sarà totalmente smontato e trasportato nella capitale Baku, dove diventerà il centro dedicato alla biodiversità dell’Azerbajian.
This post was published on Mag 7, 2015 11:18
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