Sono passati 29 anni da quel 22 giugno allo Stadio Azteca. Erano i mondiali di calcio del 1986 in Messico. La partita da disputare era quella dei Quarti di Finale tra Inghilterra e Argentina. Una gara che, per vicende che definire extra calcistiche è usare un eufemismo, valeva molto di più dell’approdo alla semifinale. In campo c’erano, da una parte, i leoni d’oltremanica, favoriti, e dall’altra Diego Armando Maradona e l’Argentina.
Il resto è storia. Anzi, è la Storia. La Storia di questo sport. I 90 minuti in cui il Dio Pallone si rivelò al mondo. E lo fece nell’unico modo possibile. Con un colpo sporco di fango, dato con quella mano a quel pallone, riversatosi in quell’esultanza urlata in faccia a tutta l’Inghilterra. La ‘Mano de Dios’. Ma anche con un colpo di genio assoluto. Di magia pura. Di qualcosa di inspiegabile e irripetibile per i comuni mortali. Il gol del Secolo. Gli undici tocchi con cui Maradona arrivò da una parte all’altra del campo. Da una parte all’altra dell’Inghilterra. Da una parte all’altra dell’umana comprensione e delle leggi del calcio, che, da quel momento, non sono state più le stesse.
This post was published on Giu 22, 2015 18:53
Il regista e protagonista sarà al Cinema Pierrot martedì 9 dicembre, mentre Susy Del Giudice…
Debutta al Teatro Serra di Napoli “Artatamente” la compagnia degli allievi dello spazio flegreo, con “Quei…
Dal 6 dicembre al 3 gennaio il Comune di Napoli porta in città una serie…
Venerdì 5 dicembre, il testo pluripremiato “Vizita” conclude la terza edizione del progetto “il Teatro…
Il gruppo art rock pubblicherà a inizio dicembre il debut album dal titolo “A Room…
La presentazione domenica 7 dicembre nel parco borbonico del Vomero I Musei nazionali del Vomero ospitano,…