Stasera 29 settembre, a partire dalle ore 21.00, al Museo Archeologico si terrà il concerto teatrale “Gouache d’Amore”.
L’iniziativa avviene nell’ambito dei giovedì al museo, promossi dal MANN per il periodo estivo.
“Gouache d’Amore” è un concerto teatrale composto da canti, villanelle, letture, narrazioni e dialoghi tratti dalla tradizione colta e popolare in una interpretazione per chitarra classica, percussioni e voce, una composizione musicale che prende spunto da frammenti di Anonimo d’epoca pompeiana, da testi teatrali cinque-secenteschi tratti dalle opere teatrali di Silvio Fiorillo, Isabella Andreini, Andrea Perrucci e dalla grande letteratura, tra ‘700 e primo ‘900, di Johann Wolfgang von Goethe e Matilde Serao. Al centro di tutto l’amore espresso da grandi scrittori e viaggiatori per la città di Partenope.
L’evento è l’ultimo della rassegna estiva del Museo Archeologico, quei giovedì al museo che sono stati ricchi di incontri e musica nella cornice del giardino.
La serata è stata organizzata da ICRA Project, Il Centro Internazionale di ricerca sull’attore. L’ interpretazione è affidata a Lello Giulivo per il canto e la chitarra classica, a Lina Salvatore per la narrazione e il canto e a Michele Monetta per le percussioni.
A seguire, alle 22.00 circa, si terrà una degustazione di vini campani a cura del maître Luigi Salvatore, della Tenuta Bianchino e dell’Enoteca Vini Divini .
This post was published on Set 29, 2016 13:37
Pulcinella diventa queer: l’icona della città si trasforma. Dall’8 al 12 dicembre tra proiezioni, incontri…
In occasione dell’VIII Anniversario del riconoscimento Unesco de "L'Arte Tradizionale del Pizzaiuolo Napoletano” In programma visite…
Torna in campo la Malvin, che 15 giorni dopo la vittoria di Pesaro affronterà domenica la LDR…
A Montesarchio apre l’8 Dicembre alle ore 10 la Casa di Babbo Natale: un appuntamento…
Pronti ad accogliere le festività: torna “Un Magico Natale a Montesarchio”, il variegato cartellone di…
Può una semplice mattinata al centro commerciale trasformarsi in un incubo? Purtroppo sì. È quello…