Il primo di due titoli scaturiti dalla penna di chi, più di ogni altro, ha saputo raccontare Napoli, le sue contraddizioni, le sue meraviglie ed i suoi mali nell`ultimo decennio: Roberto Saviano. È la versione teatrale di “Gomorra“, che Rai Cultura propone sabato 19 ottobre alle 22.45 su Rai5 per il ciclo “Napoli in scena”, dedicato al teatro napoletano d’autore, di tradizione e contemporaneo. Realizzata dal Teatro Mercadante di Napoli nel 2008, pochi mesi dopo la pubblicazione ed il clamoroso successo del romanzo, “Gomorra”, si basa su due livelli di racconto: quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca mai le mani direttamente, che coordina a distanza, che ha interessi in tutto il mondo.
Nello stesso tempo, lo spettacolo dà voce a un Roberto Saviano distante dall’immaginario collettivo che ne fa o un eroe o un furbo. Il Saviano che torna a Casal di Principe a parlare in una piazza ostile, in cui ci sono gli uomini che lo vorrebbero “altrove” e che vorrebbero chiudergli la bocca.
La regia è di Mario Gelardi. Tra gli interpreti, Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale di Mauro, Adriano Pantaleo e con la partecipazione straordinaria di Ernesto Mahieux. Scene di Roberto Crea, costumi di Roberta Nicodemo, musiche di Francesco Forni, immagini di Ciro Pellegrino. Il romanzo è diventato anche un film diretto da Matteo Garrone insignito del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes nello stesso anno. Sabato 26 ottobre, invece, Rai5 proporrà “Sanghenapule“, con lo straordinario Mimmo Borrelli, mentre l’omaggio a Napoli si chiude il 2 novembre con il reading “Servillo legge Napoli” in cui l’attore affronta testi dei maggiori drammaturghi partenopei, da Viviani a Borrelli.
This post was published on Ott 18, 2019 14:01
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