Un gobbo napoletano: Benitez e l’incubo del fatturato

Partiamo subito con le parole di Benitez, senza inutili premesse. Alla domanda del giornalista che gli chiedeva un’opinione sull’assenza di Tevez nella partita di domenica, il buon allenatore iberico ha risposto: “Con 300 milioni di fatturato la Juve può farne a meno senza accorgersene”. Forse qualcuno ricorderà che Benitez non è la prima volta che cerca di fare i conti in tasca alla Vecchia Signora. Il cammino incredibile della Juventus è da imputare, secondo l’allenatore del Napoli, all’enorme fatturato della società bianconera.

E poi spendono più di tutti

Partiamo dal presupposto che la Juventus ha qualche milioncino in meno rispetto ai 300 paventati da Benitez, ma anche se fossero 500, qual è il punto? Lo sa solo l’allenatore ex-Liverpool. E’ invidia? Vuole che gli comprino Thiago Silva, Di Maria, Gundogan, Jackson Martinez? Udite udite, tutti questi grandi giocatori non giocano neanche nella Juventus che ha 300 milioni di euro di fatturato. Da cosa derivano le vittorie juventine? Da Pirlo che è stato preso a zero dal Milan, dove Allegri preferiva giocare con Van Bommel, da Llorente, che è stato preso gratis dall’Athletic Bilbao; da Tevez, sì, proprio il capocannoniere della Serie A, proprio lui che non giocherà domenica. Incredibile ma vero, il capocannoniere è stato pagato 9 milioni. Aurelio De Laurentiis aveva affermato questa estate di avere 124 milioni da spendere sul mercato, sono arrivati, tra gli altri,  Higuain alla cifra monstre di 40 milioni e Raul Albiol per 8 milioni. un po’ tantini per un giocatore tenuto in panchina dal Real.

20 punti di distacco

Tra la Juve e il Napoli non ci sono 300 milioni di euro di differenza, ma ben 20 punti. Qui il fatturato non c’entra niente, si tratta di saper spendere i propri soldi, di compattezza, di unità d’intenti. Il fatturato aiuta, come si potrebbero costruire squadre vincenti anche in Europa – a parte, ovviamente, con la mentalità – se non ci fossero soldi da spendere sul mercato? Ma almeno in Italia, il fatturato è un alibi abbastanza pretenzioso. Conte ha vinto uno scudetto, il primo della sua gestione, contro un Milan che aveva un fatturato ben più alto, un Milan che poteva schierare Thiago Silva e Ibrahimovic. Nella Juve, sulle fasce, la scelta era tra De Ceglie e Motta.

Parlerà il campo

Domenica vedremo se è davvero il fatturato a fare la differenza, nel 3-0 dell’andata le ragioni della debacle partenopea hanno fatto capolino, ma nessuno le ha scorte. Una partita preparata male tatticamente dal mister iberico, si è trasformata in una lotta tra fatturati. Scommettiamo che, se il Napoli dovesse portare a casa la vittoria, Benitez non parlerà dei 124 milioni spesi sul mercato, ma di grande prestazione?

This post was published on Mar 28, 2014 12:06

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne alla Federico II. Appassionato di videogiochi, calcio, cinema e letteratura. Crede che il giornalismo non sia solo ricerca della verità, ma anche sapiente uso di ironia e sarcasmo.

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