Una macchina che “mangia” la plastica e restituisce in cambio dei buoni per fare la spesa. Sembra un sogno, invece è una realtà, e anche piuttosto vicina a noi. Il primo gioiello tecnologico che incentiva i cittadini a fare la raccolta differenziata offrendo in cambio dei buoni spesa si chiama Garby, è un eco-compattatore che permette di ridurre notevolmente i costi, sia economici sia ambientali del riciclaggio dei rifiuti, ed è stato messo in funzione questa mattina a Qualiano, comune in provincia di Napoli.
All’inaugurazione era presente il sindaco Ludovico De Luca, che è stato il primo a utilizzare questo ecopoint pubblico per mostrare ai cittadini il suo funzionamento (molto semplice, in verità): si introduce il materiale, che sia plastica PET o HDPE o alluminio, nell’apposita bocchetta contrassegnata con il simbolo del materiale in questione, poi si attende l’erogazione del buono spesa, una specie di scontrino che segna l’ammontare dell’importo da detrarre sul totale della spesa effettuata negli esercizi commerciali convenzionati, rigorosamente in territorio qualianese. “Un modo per incentivare i cittadini di Qualiano a fare la raccolta differenziata” ha spiegato il sindaco “ma anche a comprare nei negozi del territorio”.
Qui il video dell’inaugurazione a Qualiano.
L’eco-compattatore Garby ha il suo punto di forza maggiore nella drastica riduzione delle emissioni di Co2 nell’aria: Garby infatti riduce dell’80% il volume del matteriale riciclabile, che viene poi imballato e trasportato direttamente alle aziende che lo trasformano in una nuova risorsa, riducendo le emissioni di Co2 dovute ai molteplici spostamenti dell’80%.
Ma l’ecocompattatore di Qualiano non è il primo a essere stato installato in Campania. Sono 40 i comuni in tutta Italia che ne sono dotati, di cui ben 20 in Campania (Giugliano, Maddaloni, Caserta, giusto per fare qualche esempio). L’Italia e la Campania si aprono sempre più a politiche eco-sostenibili nello smaltimento e riciclaggio dei rifiuti, che soprattutto in una Regione tanto afflitta dal problema della “munnezza” potrebbero essere, se non risolutive, almeno di grande aiuto per snellire il ciclo dei rifiuti.
Il modello da seguire è quello già adottato in Germania e Norvegia, del vuoto a rendere, per cui su ogni bottiglia venduta c’è una cauzione di 20 centesimi, che vengono restituiti al cliente se lui restituisce le bottiglie. Una vera utopia per noi italiani, ma forse neanche troppo. Fare la spesa pagandola con i rifiuti potrebbe presto diventare per tutti una possibilità molto concreta.
This post was published on Set 24, 2014 17:42
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