In occasione della 65° edizione del Festival di Sanremo, spunta in rete un video molto raro che ritrae un giovane Massimo Troisi alla vigilia dell’uscita del suo primo film da regista “Ricomincio da Tre”, ospite a Sanremo. Era il 1981 e quell’edizione del Festival si preannunciava di elevato livello culturale. Presentata da Claudio Cecchetto, che firmò anche la sigla con quella che sarebbe diventata la sua hit più celebre, il “Gioca Jouer”, la kermesse di quell’anno vide trionfare Alice con Per Elisa ed ebbe il merito di riportare in auge la tradizione del Festival di Sanremo, sfornando una serie di canzoni che sarebbero poi divenute delle evergreen della musica italiana.
Troisi, all’epoca noto per il trio La Smorfia e sull’onda del primo successo di grande pubblico, fu invitato come ospite e la sua partecipazione fu preannunciata da un’intervista nel quale l’artista ironizzava sul divieto impostogli di trattare argomenti delicati come il terremoto dell’Irpinia, la religione e la politica, affermando “sono indeciso se portare una poesia di Pascoli o di Carducci”. Quando successivamente Troisi disse ai dirigenti Rai che sarebbe andato a braccio e che dunque non c’era la possibilità di visionare i copioni con gli argomenti che avrebbe trattato, questi gli imposero una censura preventiva. Massimo rifiutò la censura e annunciò solo mezz’ora prima dall’inizio della puntata finale che non avrebbe preso parte al Festival. In seguito tenne un piccolo spettacolo solo per i giornalisti accorsi ad intervistarlo nell’albergo dove alloggiava.
Così facendo Troisi rifiutò la possibilità di pubblicizzare il suo esordio cinematografico in eurovisione, mostrando coerenza, genuinità ed umiltà. La stessa umiltà con la quale con straordinaria finezza comica ironizzò sul suo uso del napoletano come lingua madre: “In Eurovisione mi trovo benissimo, per il fatto che parlo in napoletano…perciò hanno scelto a me, p’o Belgio, ‘o Belgio vanno pazzi p’o napulitano”.
This post was published on Feb 15, 2015 1:08
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