“Se li avessimo di fronte potremmo solo dire loro di fare un esame di coscienza. Perché tanta violenza?“. A parlare sono i compagni di classe del ragazzo di 17enne accoltellato nel pomeriggio di lunedì in via Foria. Da lunedì sera i ragazzi della classe IV B del liceo ‘Cuoco’ si alternano dinanzi alla porta di ingresso del reparto di chirurgia vascolare dell’ospedale “San Giovanni Bosco”, a Napoli.
Quando possono entrano nel reparto, scambiamo qualche battuta con lui, si accertano delle sue condizioni. Poi tornano fuori per non intralciare l’attività di medici ed infermieri. “Da qui non andremo via – promettono – fino a quando non sarà dimesso“. Ma poi riflettono amaramente su quanto accaduto: “Sono cose – dice una compagna di classe del 17enne – che neanche le belve compiono. A loro cosa posso augurare? Non lo so. So solo che il nostro amico sta soffrendo e noi con lui“. Forse gli autori di tanta violenza sono loro coetanei: “A loro vorremmo chiedere cosa li spinge a tanto”.
This post was published on Dic 21, 2017 20:23
Può una semplice mattinata al centro commerciale trasformarsi in un incubo? Purtroppo sì. È quello…
Paradossalmente, i lavoratori schiavizzati che i Romani consideravano “strumenti parlanti” (instrumentum vocale), in alcuni casi…
Il regista e protagonista sarà al Cinema Pierrot martedì 9 dicembre, mentre Susy Del Giudice…
Debutta al Teatro Serra di Napoli “Artatamente” la compagnia degli allievi dello spazio flegreo, con “Quei…
Dal 6 dicembre al 3 gennaio il Comune di Napoli porta in città una serie…
Venerdì 5 dicembre, il testo pluripremiato “Vizita” conclude la terza edizione del progetto “il Teatro…