Pietro, il padre di Fortuna Loffredo, la bimba uccisa nel 2014 al parco Verde di Caivano, intende rinunciare alla costituzione di parte civile nei confronti dell’uomo accusato del delitto, Raimondo Caputo detto Titò. Il suo legale Sergio Pisani, nel corso dell’udienza davanti alla terza sezione della Corte d’Assise di Napoli, ha formalizzato la richiesta precisando che Loffredo non ritiene l’imputato responsabile dell’omicidio. L’uomo infatti ipotizza che ad uccidere la bimba sia stato un altro inquilino dell’edificio.
Nel corso dell’udienza di oggi un testimone, Massimo Bervicato, che abita anch’egli nell’edificio dove abitava la piccola Fortuna ha sostenuto che quando la bimba precipitò dal palazzo Titò si trovava in strada insieme con la propria figlioletta, una circostanza che tuttavia non aveva riferito nel corso degli interrogatori svolti durante le indagini preliminari.
This post was published on Gen 18, 2017 16:10
Può una semplice mattinata al centro commerciale trasformarsi in un incubo? Purtroppo sì. È quello…
Paradossalmente, i lavoratori schiavizzati che i Romani consideravano “strumenti parlanti” (instrumentum vocale), in alcuni casi…
Il regista e protagonista sarà al Cinema Pierrot martedì 9 dicembre, mentre Susy Del Giudice…
Debutta al Teatro Serra di Napoli “Artatamente” la compagnia degli allievi dello spazio flegreo, con “Quei…
Dal 6 dicembre al 3 gennaio il Comune di Napoli porta in città una serie…
Venerdì 5 dicembre, il testo pluripremiato “Vizita” conclude la terza edizione del progetto “il Teatro…