Era sospettato da alcune persone di essere l’autore della violenza sessuale a danni di un minore. Ma quell’atto non è stato mai accertato. Quella voce però tutta da verificare – come emerge dalle indagini – sarebbe costata la vita ad un giovane tunisino, ucciso a Napoli nel 2015 con due colpi d’arma da fuoco alla tempia. Il suo cadavere fu bruciato e poi abbandonato in una discarica.
A distanza di due anni gli agenti della squadra mobile della questura di Napoli hanno arrestato uno dei presunti autori di quell’efferato omicidio. Un’ordinanza di custodia cautelare è stato notificata in carcere a Salvatore Sembianza, 37 anni, già detenuto per altra causa. Deve rispondere di omicidio, porto e detenzione di arma, distruzione e soppressione di cadavere. A far fuoco fu un altra persona ritenuta legata al clan Mazzarella, ora diventata collaboratore di giustizia.
This post was published on Dic 6, 2017 22:19
Saranno gli spazi della Fondazione Quartieri Spagnoli a Napoli ad accogliere la prima Biblioteca Internazionale…
Erry Mariano, al secolo Mariano Errichelli ci ha preso gusto. Dopo aver sbancato a febbraio …
Sabato 18 Maggio alle ore 18:30 la Galleria Patrizia Anastasi, Arteoratv di Roberto Porcelli e…
Il giorno 10 maggio 2024, a partire dalle 18:30, L’hotel Palazzo Caracciolo (Via Carbonara 112,…
L'Udinese tiene vive le speranze di salvezza grazie all'1-1 contro il Napoli conseguito in casa…
Ultimo appuntamento per la stagione teatrale 2023-2024 del Teatro Cilea di Napoli con l’attore comico Paolo Caiazzo che dall'8 al 12…