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Bonus da 100mila euro per chi si trasferisce in Trentino: cosa c’è da sapere

Il Trentino è una terra di contrasti. Da un lato, il verde lussureggiante delle sue valli e i paesaggi mozzafiato sono una calamita per i turisti. Dall’altro, però, ci sono i paesi che, senza il giusto supporto, rischiano di scomparire sotto il peso dello spopolamento. Comuni che negli ultimi decenni hanno visto ridurre drasticamente il numero dei loro abitanti, costringendo le comunità a una solitudine che, oltre a indebolire il tessuto sociale, mette in crisi anche il mercato immobiliare.

La Giunta provinciale di Trento ha deciso di non stare a guardare, ma di rispondere all’emergenza con una misura che, seppur sperimentale, promette di ridare vita ai borghi in difficoltà: i contributi a fondo perduto per chi si trasferisce e recupera immobili in questi comuni. Un intervento che non si limita a incentivare la ristrutturazione edilizia, ma che si propone di restituire speranza a luoghi che, senza questo impulso, rischierebbero di diventare semplici ricordi di un passato che fu.

Un piano per contrastare lo spopolamento montano

Il piano della Provincia di Trento è ambizioso e si inserisce nel più ampio progetto di coesione territoriale, uno degli obiettivi principali della Giunta. Grazie a un investimento di 10 milioni di euro, di cui 5 già disponibili, il piano prevede contributi fino a 100mila euro per chi acquista e ristruttura un immobile in uno dei 33 comuni trentini che hanno visto un calo di abitanti negli ultimi dieci anni. Non si tratta solo di sistemare case abbandonate, ma di far rinascere comunità intere, di restituire dignità a luoghi che hanno visto spegnersi le luci della vita sociale.

Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, ha sottolineato come il progetto non sia solo una risposta a una crisi demografica, ma anche una strategia per costruire una rete comunitaria che rafforzi l’identità di questi territori. La ristrutturazione edilizia sarà solo uno degli strumenti per ottenere questo risultato. Il vero obiettivo è, infatti, costruire una comunità che veda l’arrivo di nuove famiglie pronte a partecipare attivamente alla vita sociale ed economica del territorio.

Un aspetto che rende questo progetto particolarmente interessante è il coinvolgimento diretto dei beneficiari. Non si tratta di un semplice incentivo economico, ma di un invito a diventare parte integrante di una comunità, a partecipare attivamente alla vita del comune, a essere protagonisti di un futuro che dipende da ognuno di noi.

Chi può partecipare e quali sono le condizioni

Il funzionamento dei contributi è abbastanza semplice e trasparente. Chi acquista un immobile e lo ristruttura può ottenere fino al 40% delle spese, con una copertura che arriva al 35% per le zone periferiche e 40% per i centri storici. La spesa massima ammissibile per i lavori di ristrutturazione è di 200mila euro, con un contributo che può arrivare fino a 80mila euro. Se si tratta di acquistare un immobile, è previsto un ulteriore aiuto fino a 20mila euro.

La richiesta dei contributi è aperta a persone fisiche che abbiano o intendano acquisire un diritto di proprietà su un immobile. Ogni beneficiario può chiedere il contributo per un massimo di tre unità immobiliari, dando così priorità agli interventi di restauro delle facciate e riqualificazione energetica, ma anche alla sostenibilità e al miglioramento complessivo degli edifici. La Giunta ha voluto limitare la partecipazione per evitare speculazioni, rendendo l’incentivo accessibile anche a chi non risiede già nei comuni selezionati, ad eccezione di chi ha meno di 45 anni.

La misura è pensata per essere particolarmente attrattiva per chi vuole fare una scelta di vita coraggiosa, trasferendosi in montagna con l’impegno di restare per almeno 10 anni o di affittare l’immobile a canone moderato a chi, a sua volta, decida di portare la propria residenza nel comune. Una strategia di lungo periodo, che punta a creare un equilibrio duraturo tra il recupero edilizio e la vitalità sociale.

This post was published on Mar 22, 2025 11:50

Redazione Desk

Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.

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