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Allerta per i germi della spiaggia: boom di contaminazioni anche in Italia, puoi difenderti solo in questo modo

Rischi nascosti in spiaggia: sono molte le contaminazioni. Quali germi si incontrano e come prevenirli in modo efficace?

La sabbia e le acque marine delle spiagge italiane, pur essendo ambienti generalmente sicuri e puliti, possono nascondere una varietà di microrganismi patogeni che rappresentano un potenziale rischio per la salute dei bagnanti. Questi germi, invisibili a occhio nudo, possono causare disturbi soprattutto a carico del tratto gastroenterico, ma anche infezioni più gravi. Ecco una panoramica aggiornata sulle principali minacce microbiologiche presenti in spiaggia, sulle cause della loro proliferazione e sulle misure di prevenzione consigliate.

I principali germi presenti in spiaggia e nelle acque marine

Tra i microrganismi più diffusi nelle spiagge italiane e nelle acque marine contaminate troviamo Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Legionella pneumophila, Norovirus, Giardia lamblia e il parassita Ascaris lumbricoides. Ognuno di questi agenti patogeni può provocare effetti diversi, ma spesso con sintomi gastrointestinali quali diarrea, vomito o infezioni respiratorie.

  • Escherichia coli è un batterio normalmente presente nell’intestino di persone e animali e, nella sua forma innocua, contribuisce al corretto funzionamento del microbioma intestinale. Tuttavia, alcuni ceppi patogeni possono causare infezioni gastrointestinali e del tratto urinario.

Rispettare le norme igieniche per tener lontani i germi in spiaggia – roadtvitalia.it

  • Staphylococcus aureus, in particolare la variante resistente alla meticillina (MRSA), è un batterio noto per la sua resistenza agli antibiotici e per la capacità di causare infezioni cutanee e sistemiche.
  • Legionella pneumophila si annida prevalentemente negli impianti idrici degli stabilimenti balneari, come docce e rubinetti, e può provocare la cosiddetta “malattia del legionario”, una forma grave di polmonite, o la febbre di Pontiac, con sintomi simil-influenzali.
  • Giardia lamblia è un parassita intestinale che può causare diarrea persistente. Resistente in ambienti acquatici, soprattutto in acque dolci contaminate da reflui, è possibile contrarre questa infezione anche durante la balneazione in spiagge contaminate.
  • Ascaris lumbricoides è un nematode, un verme parassita che può trovarsi nella sabbia contaminata da feci infette. Seppure in Italia il rischio sia praticamente nullo, in alcune aree tropicali rappresenta una minaccia concreta per la salute pubblica.
  • Tra i virus, il Norovirus è responsabile di numerose epidemie di gastroenterite, altamente contagioso e rilevato anche nelle acque marine tropicali, dove la contaminazione da reflui è più frequente.
  • Infine, nei mari e nelle spiagge tropicali si possono trovare batteri del genere Vibrio, tra cui il Vibrio cholerae, agente del colera, una malattia grave ma rara nelle acque italiane.

I fattori che maggiormente favoriscono la presenza e la diffusione di questi germi includono:

  • Affollamento della spiaggia, che aumenta la contaminazione fecale e il rischio di trasmissione diretta.
  • Presenza di scarichi fognari o acque reflue non adeguatamente trattate nei dintorni.
  • La frequentazione da parte di animali, che possono contribuire alla contaminazione.
  • Mancanza di pulizia e manutenzione sia della sabbia che delle strutture balneari.
  • Condizioni meteorologiche, come piogge e inondazioni, che favoriscono la dispersione dei contaminanti.

Come evitare i rischi di infezioni da germi della spiaggia

Per minimizzare il rischio di contrarre infezioni è consigliabile adottare alcune semplici precauzioni. Stendere sempre un telo o una copertura prima di sedersi o sdraiarsi sulla sabbia, specialmente per i bambini. Indossare calzature adeguate, come sandali o ciabatte da mare, per evitare il contatto diretto con la sabbia contaminata.

Evitare di ingoiare acqua di mare o di lago durante la balneazione. Lavarsi frequentemente le mani con acqua pulita, specialmente prima di mangiare. Fare una doccia accurata dopo ogni bagno o passeggiata sulla sabbia. Prestare attenzione alle condizioni igieniche delle docce e degli impianti balneari, evitando l’inalazione di aerosol, che può trasmettere Legionella.

Le autorità sanitarie italiane mantengono costanti controlli sulla qualità delle acque di balneazione e delle spiagge, garantendo un livello di sicurezza elevato per i bagnanti. Tuttavia, la responsabilità individuale nel rispettare le norme igieniche resta fondamentale per prevenire i rischi legati ai germi della spiaggia.

This post was published on Giu 18, 2025 13:30

Romana Cordova

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