Da “Parenti Serpenti” a fiction e sceneggiate: una carriera lunga un secolo, iniziata nella Napoli degli anni ’40. L’attrice è morta a 101 anni a Roma, nel quartiere Esquilino.
Se n’è andata in silenzio, a 101 anni, Pia Velsi, nome d’arte di Elpidia Sorbo, attrice che aveva fatto della discrezione e della misura la sua cifra stilistica. È morta nel quartiere romano dell’Esquilino, dove viveva da oltre sessant’anni, ma le sue radici e i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo affondano a Napoli, città che l’ha cresciuta e che le ha regalato le prime occasioni di esibirsi.
Nata a L’Aquila il 31 marzo 1924, Pia Velsi si trasferì giovanissima a Napoli. Negli anni ’40 iniziò la carriera come cantante con il nome d’arte di “Nuovo Fiore”, calcando i palchi dei locali partenopei in un periodo in cui la musica dal vivo rappresentava una delle poche forme di intrattenimento popolari. Il passaggio alla recitazione fu quasi casuale: una sostituzione improvvisa al Teatro Petruzzelli di Bari segnò l’inizio di una carriera che l’avrebbe portata dal teatro di varietà al cinema d’autore.
Velsi ha attraversato il Novecento con una versatilità rara: dalle sceneggiate napoletane ai film di grandi maestri come Renato Castellani, Nanni Loy e Steno, fino alle collaborazioni con due giganti napoletani, Luciano De Crescenzo e Massimo Troisi. Con Troisi prese parte ad alcune scene indimenticabili, confermando la sua naturale capacità di mescolare ironia e malinconia; con De Crescenzo condivise il set di commedie in cui la cultura e la filosofia napoletana diventavano narrazione universale.
Indimenticabile resta la sua interpretazione di “nonna Trieste” in Parenti Serpenti (1992) di Mario Monicelli, moglie di Paolo Panelli: un ruolo che le consegnò l’affetto del grande pubblico come volto rassicurante, ironico e tenero. Ma Pia Velsi era anche attrice televisiva: dal piccolo schermo passò alle fiction di successo, comparve in spot iconici (come quello dell’acqua Uliveto accanto ad Alessandro Del Piero) e fu una delle zie di Emilio Solfrizzi nella serie Tutti pazzi per amore.
Negli ultimi anni la sua voce si fece sentire non per un ruolo ma per una denuncia sociale: aveva raccontato di vivere con una pensione di 500 euro a fronte di un affitto di 900, senza figli né parenti. Solo la Comunità di Sant’Egidio le fu accanto nei momenti più duri. Una testimonianza amara, che suscitò un grande dibattito sull’abbandono degli anziani del mondo dello spettacolo.
Con Pia Velsi se ne va un pezzo di Napoli che ha saputo raccontarsi con eleganza e sobrietà. Un’artista che non ha mai cercato il clamore, ma che ha lasciato una traccia indelebile nella cultura popolare italiana.
This post was published on Set 5, 2025 11:45
Può una semplice mattinata al centro commerciale trasformarsi in un incubo? Purtroppo sì. È quello…
Paradossalmente, i lavoratori schiavizzati che i Romani consideravano “strumenti parlanti” (instrumentum vocale), in alcuni casi…
Il regista e protagonista sarà al Cinema Pierrot martedì 9 dicembre, mentre Susy Del Giudice…
Debutta al Teatro Serra di Napoli “Artatamente” la compagnia degli allievi dello spazio flegreo, con “Quei…
Dal 6 dicembre al 3 gennaio il Comune di Napoli porta in città una serie…
Venerdì 5 dicembre, il testo pluripremiato “Vizita” conclude la terza edizione del progetto “il Teatro…