Sarà il palcoscenico del Teatro Elicantropo di Napoli a ospitare, giovedì 1 dicembre 2022 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 4), il debutto de L’inserzione di Natalia Ginzburg nell’adattamento e la regia di Gabriella Cerino, anche interprete in scena con Chiara Vitiello e Peppe Celentano.
Presentato da Deep sea film, l’allestimento si avvale delle scene a cura di Pasquale Meglio, le luci di Angela Grimaldi, i costumi di Epoche, la selezione musicale di Studio M.
L’inserzione, come quasi tutti i lavori della Ginzburg, descrive uno spaccato del mondo femminile, con tutte le sue debolezze, contrapposto a quello maschile, che nei testi dell’autrice, spesso, sembra essere un mondo cinico e spietato.
Il testo tratta temi importanti e sempre attuali: l’ossessione per una famiglia perfetta, il dolore e la mancata accettazione di legami che finiscono, l’eterna irrisolta questione della sudditanza uomo-donna.
E’ il racconto di uno spaccato di vita di una coppia che si sfalda come tante altre. Il dolore di una separazione è, talvolta, intriso di una sottile ironia che trasforma un testo drammatico, a tratti brillante.
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“In questo mio adattamento – scrive Gabriella Cerino in una nota – i tre atti scritti dall’autrice, diventano tre quadri, dove le luci hanno un ruolo fondamentale. Rappresentano lo scorrere del tempo, in cui il racconto che la protagonista fa alla ragazza della sua vita, si materializza con brevi flashback che animano i suoi ricordi. L’ambientazione è connotata, visivamente e musicalmente, nella seconda metà degli anni 60, attraverso una scenografia minimalista ispirata all’opera di Andy Warhol e brani di cantanti in voga in quel periodo”.
Sono tre i personaggi che animano il racconto: Teresa, con il suo esprimersi in maniera logorroica, specchio della sua solitudine e profonda disperazione; Lorenzo, che cerca di far credere alla moglie ciò che gli fa comodo con continue menzogne, assolutamente noncurante del dolore della donna, ed Elena, che sogna il grande amore e che crede di trovare in Lorenzo, un uomo molto più grande di lei, quel padre di cui ha sentito la profonda mancanza.
Il tema centrale della pièce è l’urgenza della comunicazione, il bisogno disperato di poter avere un dialogo con qualcuno, anche solo per puro sfogo, in un costante confronto-scontro di due universi che lottano da sempre: quello femminile e quello maschile.
E’ una storia di solitudine, amicizia, gelosia e follia, uno spaccato umano, fatto di relazioni distorte e malate. Una storia di destini incrociati, che s’incontrano, dando vita a una trama intrisa di umanità che, attraverso un percorso di dolore, sfocerà in un tragico finale.
This post was published on Nov 28, 2022 9:26
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