Sono arrivati e si stanno ambientando in queste ore. Sono tre coppie di lemuri e una di siamango, i nuovi ospiti dello Zoo di Napoli giunti ieri mattina per la gioia di tutti i visitatori, adulti e bambini. Numerose le famiglie che hanno affollato lo zoo durante questa domenica di inizio estate per venire a vedere i nuovi esemplari. Reazioni entusiastiche da parte dei bambini, sopratutto per i lemuri, piccoli primati originari del Madagascar e già noti al grande pubblico come protagonisti di “Madagascar”, il film di animazione della Dreamworks che ha appassionato un’intera generazione.
Una piccola teca di vetro accoglie i sei lemuri appena arrivati: è qui che le scimmiette ricevono i pasti. All’interno tronchi e corde per permettere ai primati di saltare e arrampicarsi, e una porta perennemente aperta su una “passeggiata sul lago” realizzata con tronchi e altri pezzi di legno, che conduce su un’isolotto al centro del lago concepito esclusivamente per loro, e “arredato” con alberi e corde per “l’arrampicata”. Un luogo che però i lemuri a quanto pare non hanno ancora esplorato: fermi sull’uscio della gabbia di vetro, preferiscono restare all’interno, sotto gli occhi divertiti dei visitatori. Evidentemente hanno ancora bisogno di ambientarsi prima di andare in avanscoperta.
Molto più a loro agio invece i due siamango, Lola e Malakka, ospitati in una gigantesca gabbia in ferro, interamente ricoperta di piante, a riprodurre l’habitat tipico delle foreste equatoriali della Malesia e dell’isola di Sumatra, dove questa specie di gibbone vive. Placidi e tranquilli, i due siamango se ne stanno sugli alberi, incuranti dei visitatori che li osservano. Per loro casette in pietra all’interno delle quali ripararsi, corde e amache per il divertimento e il riposo delle scimmie dal pelo nero e dalle lunghe braccia.
Lemuri e siamango vanno ad arricchire un parterre già molto ampio di animali, alcuni dei quali arrivati con la nuova gestione di Floro Flores, che ha rilevato la struttura esattamente un anno fa. Da allora molte cose sono cambiate all’interno dello zoo di Napoli: le vecchie gabbie, molte delle quali inadeguate ad accogliere gli animali, sono state dismesse, e nuove strutture sono state realizzate per accogliere vecchi e nuovi esemplari in spazi adeguatamente attrezzati e pensati per le loro esigenze: dai canguri, agli struzzi agli emù, ai piccoli cerbiatti e daini, ai serpenti ospitati all’interno del rettilario recentemente inaugurato, agli animali della fattoria didattica, che aprirà a breve i battenti. Ma la grande attesa è per la vasca delle tigri: 3mila mt quadri di spazio aperto con laghetti in cui i grandi felini, ora “costretti” in gabbie piccole e poco adatte alle loro esigenze, potranno finalmente sentirsi di nuovo a loro agio.
This post was published on Giu 30, 2014 13:39
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