Napoli ha avuto la possibilità di decongestionare il traffico e migliorare l’ambiente ma non l’ha colta; il progetto delle auto elettriche non s’ha da fare. Niente stisce blu gratis né possibilità di passare nelle corsie preferenziali e Ztl. L’ingegnere Valerio Siniscalco, amministratore delegato dell’azienda Nhp che ha lanciato le auto elettriche con il marchio “Bee-Green mobility sharing“, non nasconde la sua rabbia: “Il nostro era un progetto innovativo pensato anche per Napoli, la mia bellissima città che è sempre congestionata, ma il Comune di Napoli preferisce combattere l’inquinamento e il traffico con metodi ormai poco significativi come le domeniche ecologiche preferendole al car sharing!”
Il marchio Bee consiste in un sistema di car sharing elettrico, ovvero da la possibilità di noleggiare auto elettriche amiche dell’ambiente e infinitamente più gestibili di una normale auto in una città tanto caotica come la nostra. Il marchio è il primo in Italia e solo secondo in Europa dove è stato superato da Parigi: “Il resto d’Italia ci corteggia, Napoli invece ci respinge“, continua Siniscalco. L’azienda è già da un anno presente su tutto il territorio di Milano, dove sono disponibili ben 120 auto elettriche che possono circolare e parcheggiare ovunque, e tra qualche mese si prepara a sbarcare su territorio romano.
Fino a qualche settimana fa, Bee ricorreva a permessi bimestrali che le permettevano di usufruire delle corie preferenziali e della Ztl in attesa di un permesso definitivo. Il 5 maggio 2014, invece, il Comune di Napoli ha informato l’azienda che i permessi non verranno più rinnovati per la mancanza di un atto amministrativo formale. Dal primo giugno, quindi, le auto elettriche non saranno più autorizzate a circolare in questi spazi.
This post was published on Giu 4, 2014 16:14
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