Servizio di Emanuele La Veglia e Diego Scarpitti
Il Posillipo si aggiudica la stracittadina alla Scandone ai danni dell’Acquachiara. I rossoverdi battono i biancoazzurri 8 a 7. Pubblico delle grandi occasioni all’impianto di Fuorigrotta: una vera bolgia, condita da colori, avvenenti ragazze pon pon e palloncini. Uno spot positivo per la pallanuoto. Una cartolina eccezionale per la Napoli non solo calcistica. Gara emozionante in piscina e sugli spalti. I contendenti hanno combattuto intensamente, ribattendo colpo su colpo, non hanno lesinato energie fino all’ultimo, alla ricerca di un risultato prestigioso.
Questi i parziali del match tra la Carpisa Yamamay Acquachiara e il Posillipo:
2-2; 2-1; 2-2; 1-3.
Dopo 40” Ferrone porta in vantaggio la formazione di Mirarchi. Foglio pareggia: 1-1. Petkovic (non è l’allenatore della Lazio) ristabilisce il vantaggio 2-1. Kovacs sigla il 2-2.
Il 2ᵒ parziale si apre con la rete di Sadovyy. Il capitano Gallo realizza il 3-3. Marcz firma il 4-3. Acquachiara avanti di un gol al giro di boa.
Nella 3ᵃ frazione nuovamente 2-2, come nei primi 8 minuti iniziali. L’ungherese Kovacs acciuffa il 4-4. Saccoia segna il 5-4. Posillipini per la prima volta avanti dall’inizio della partita. Tommaso Negri, non inferiore a Tempesti e al suo dirimpettaio Kacic, alza un muro invalicabile. Il giovane portiere si supera in più di una circostanza nella strenua difesa del risultato acquisito.
Mirarchi a bordo vasca prova a fare il Mazzarri della situazione, togliendosi il maglioncino. E di lì a breve, sull’espulsione di Marton Toth, Danilovic fissa il 5-5. Seguono le espulsioni di Occhiello e Gallo. L’ex Di Costanzo trasforma il rigore del 6-5.
Al cardiopalma l’ultimo quarto. Scotti Galletta, un altro ex, viene espulso. Un immenso e generoso Saccoia trafigge Kacic su rigore. È il 6-6. Nessuno cede, nessuno indietreggia, nessuno vuole perdere. Domina il pathos.
Marcz porta i suoi sul 7-6. Baraldi agguanta il 7-7. Il club di Gambardella prevale con un uomo in meno per 4 lunghi e interminabili minuti, sopperendo all’inferiorità numerica con tanta grinta e caparbia determinazione. A 24” dalla sirena finale Rossi (non Pablo, non Pepito ma Simone) regala la vittoria ai rossoverdi, scagliando il pallone alle spalle del numero uno biancoazzurro. Boato, visibilio, tripudio nella curva dei supporters di Mergellina. Un’ovazione liberatoria, attesa da tempo.
“Grande prova di carattere da parte dei ragazzi”– chiosa Occhiello. “E’ la vittoria del cuore. Un’iniezione di fiducia per il futuro”.
Vittoria straordinaria del Posillipo. Un successo del collettivo, cui ha contribuito in modo decisivo Tommaso Negri su tutti.
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