Categories: CulturaFocus

Malika Ayane: ecco perché ha lasciato il palco di Parallelo Italia

L’argomento del giorno, oggi, sembra essere l’abbandono del palco di Malika Ayane durante la diretta di ieri sera su Raitre di “Parallelo Italia di Gianni Riotta. Durante la sua esibizione, un gruppo di precari napoletani ha cominciato a protestare animatamente finché una bottiglia lanciata dal pubblico non è quasi arrivata sul palco. La stampa ne ha subito creato un caso e alcune testate fanno addirittura credere che la cantante sia stata presa a bottigliate e abbia abbandonato la diretta con indignazione. La realtà è un’altra e l’artista l’ha voluta raccontare con l’aiuto dei social network.

Malika Ayane: “Nessuna indignazione, mi sentivo solo fuori luogo!

La cantautrice ha deciso di chiarire la situazione sui fatti accaduti ieri con un messaggio sul suo account Facebook ufficiale. Ecco cosa ha scritto:

‪”Napoli‬ questa mattina ha una luce meravigliosa, un peccato lasciarla. Approfitto però della strada verso l’aeroporto per dire la mia su ieri sera che a leggere Twitter o i siti di quotidiani sembra sia successo chissà cosa.
Gianni Riotta mi ha telefonato qualche giorno fa per invitarmi al suo programma. Gianni è una persona gentile e un paio di anni fa si è lasciato intervistare da me salvandomi dal buco nero degli ospiti nella prima edizione di ‘Sold Out’ e poi ero di strada, ovvio che abbia detto si. Ho chiesto di non essere coinvolta in discussioni a sfondo politico perché, pur avendo un’opinione, siamo in un momento in cui capita che le opinioni si urlino – sinceramente a me non piace urlare – e perché volevo evitare che le mie parole potessero essere fraintese o strumentalizzate. Mi piaceva l’idea che ad un programma in cui si discute ‘cosa succede in Italia’ ci fosse spazio anche per “altro”, non solo per l’analisi di drammi e difficoltà. Perché in Italia succedono moltissime cose, per fortuna.
Infatti non mi è stato chiesto di dare nessun contributo verso temi delicati e il dibattito è stato lasciato a chi, piaccia o non piaccia, di lavoro si occupa di politica. Il motivo per cui ho smesso di cantare è molto semplice. Nessuno mi ha preso a bottigliate come ho letto in giro, ho visto una bottiglia di plastica sfiorare Brando e ho visto contestatori e polizia correre, il pubblico dentro la transenna attonito e spaventato. quando ho percepito un clima teso e surreale mi sembrava di estremo cattivo gusto rimanere sul palco a favore di camera. Nessuna indignazione, mi sentivo solo un filo fuori luogo. Se fossi rimasta lì a finire di fare il mio lavoro, forse non se ne sarebbe accorto nessuno“.

This post was published on Lug 22, 2015 13:35

Rita Guitto

Vivo di cinema e letteratura e credo che il giornalismo sia un modo di essere, poi un lavoro. L’informazione è la giusta leva per far girare il mondo come dovrebbe.

Recent Posts

Napoli, la Supercoppa è tua: Bologna battuto 2-0, Neres eroe a Riyadh

Gli azzurri alzano al cielo la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita: doppietta del brasiliano e…

7 ore ago

Violenza di genere, non basta stringere le regole: “Serve fare di più”

Le leggi ci sono, i controlli pure, ma la strada è ancora lunga. Dopo l’ennesimo…

15 ore ago

Al Parco Archeologico di Ercolano proseguono le attività di manutenzione straordinaria e ordinaria: focus sulla Casa del Bicentenario

La Casa del Bicentenario riaperta finalmente nel 2019, dopo un’importante e delicata fase di recupero…

17 ore ago

Trianon Viviani ricorda Giuliano Longone: “Un brindisi alla vita” per l’intellettuale napoletano

Martedì 23 dicembre un incontro tra testimonianze, omaggi e memoria condivisa per celebrare una figura…

19 ore ago

Da sabato 27 dicembre 2025 al Teatro Nuovo di Napoli “Maestro, cantiamo il Nanianà”

Un concerto che nasce dal desiderio profondo di restituire voce, suono e corpo all’eredità artistica…

19 ore ago

A Napoli un evento irripetibile: belcanto, danza d’epoca e i tesori etruschi del Museo De Feis

Napoli inaugura il 2026 con un evento culturale unico nel suo genere, capace di unire…

19 ore ago