“Ho fatto bene il mio lavoro di padre, non ho la bacchetta magica per farlo tornare indietro“. Così Antonio, il papà di Maikol Giuseppe Russo, ucciso il 31 dicembre, per errore, in piazza Calenda a Forcella, quartiere di Napoli.
“Ho 50 anni – dice Antonio, come riportato dal sito Ansa – e con una bancarella in questa realtà ho cresciuto bene i miei figli”. “E chiedo rispetto per me, la mia famiglia e mio figlio – afferma – io non so nemmeno se riesco a superare questo momento per il dolore“.
This post was published on Gen 8, 2016 13:08
La mostra "Tolkien. Uomo, Professore, Autore", inaugurata il 16 marzo scorso a Napoli, a Palazzo…
Chi li ha visti sfrecciare, divincolandosi con le moto tra i vicoli stretti della città,…
Nuovo record per Comicon, la manifestazione pop di Napoli che ieri ha chiuso la XXIV…
Gol e spettacolo al Maradona. Finisce 2-2 Napoli-Roma, con i padroni di casa che soprattutto…
Il giornalista Franco Di Mare, in collegamento a Che tempo che fa, ha raccontato la…
La Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, promossa dall'UNESCO nel 1995 e festeggiata in un…