Ancora una volta il nostro territorio ci stupisce per le sue ricchezze storiche, archeologiche e di cultura. L’Antica Cales, l’attuale Calvi Risorta in provincia di Caserta) è uno dei Siti archeologici più spettacolari ma poco valorizzati d’Italia e del mondo, da poter avere tutte le carte in regola per poter concorrere degnamente con le antiche Pompei ed Ercolano. Grazie al lavoro dei volontari di ARCHEOCALES e giovani archeologi indipendenti sono stati rimossi i cumuli di rifiuti e di vegetazione ruderale che la assediavano e ora i resti della magnifica colonia romana fondata nel 334 a. C. è disponibile alle visite dei turisti.
L’Antica Cales si trova tra Lazio e Campania, in un’area all’epoca militarmente strategica. Sono giunte fino a noi le fortificazioni e le mura della città, il teatro, un tempio, un grande complesso termale, molte sontuose domus di era imperiale. La stragrande maggioranza dell’Antica Cales è ancora da scavare, come l’anfiteatro, la necropoli e edifici pubblici. L’Antica Cales, oggi alla luce del sole, in passato è stata terra di tombaroli e di traffici illeciti di rifiuti. Per queste ragioni basti sapere che a partire dal 20o9 il Ponte delle Monache, infrastruttura del VI secolo a. C., è divenuto una discarica abusiva di rifiuti speciali.
Grazie ai volontari l’antica città, prima degli Aurunci e degli Ausoni e poi romana, con i suoi 2500 anni di storia resiste ancora e si apre al pubblico dei visitatori. La sua storia merita di essere diffusa, in quanto di primo piano nella storia della romanità in Italia. L’Antica Cales era fedele ai cartaginesi e fu espugnata nella sua fedeltà più dalle tasse e dalle leggi romane che dagli eserciti. Come colonia romana essa divenne celebre e prospera per le sue ceramiche (vasi caleni) ed ebbe una grande espansione edilizia tra il II e il I secolo prima di Cristo. Sede vescovile nel V secolo Calvi Risorta verrà poi distrutta dai Saraceni nel 879. La sua storia ripartì con il Principato normanno di Capua, con la conquista di Ruggero II e il Regno di Ferdinando I di Aragona nel XV secolo.
L’Antica Cales merita di essere valorizzata, custodita ed è un sito archeologico da non sottovalutare e da visitare.
This post was published on Feb 13, 2015 14:17
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