Categories: FocusSport

Insigne: “A Napoli molti tifosi non mi hanno capito”

Lorenzo Insigne si racconta: “Ho avuto degli screzi qualche volta coi tifosi e mi dispiace. Molti non mi hanno compreso del tutto”.

“La gente si è sempre aspettata tanto da me. Ho cercato di ricambiare. Ho avuto degli screzi qualche volta coi tifosi e mi dispiace. Molti non mi hanno compreso del tutto”. Il capitano del Calcio Napoli Lorenzo Insigne si racconta a Rivista Undici, in un numero speciale dedicato alla città partenopea e in edicola da oggi. “Giocavo in strada, mettevamo dei mattoncini come porte, si sapeva quando si cominciava e non si sapeva quando si finiva. Ci sono andato anch’io alla scuola calcio, mi hanno insegnato molte cose, non quelle che ho imparato per la strada. Quello che era un gioco è diventato strategia. Rispetto a Inghilterra e Spagna, siamo un Paese in cui la tattica domina. Quando gli stranieri arrivano qui, fanno fatica per quello. Non sono abituati”.

Il rapporto di Lorenzo Insigne con Napoli : “Un capitano – racconta – è un garante per le persone che amano la squadra, io credo di aver sempre assicurato che il Napoli non venisse meno all’impegno in campo. Ho un carattere particolare. So scherzare con tutti, ma all’inizio tengo le distanze. Per alcuni tifosi è superbia, sembra che me la voglia tirare. È solo un atteggiamento di difesa. Qualcuno non mi ha mai compreso al 100%. Chi mi conosce davvero, sa come sono fatto”.

E gli allenatori della sua carriera? “Zeman – ricorda Insigne – è stato decisivo, il primo a credere in me. Benítez mi ha completato: avevo sempre pensato che per me il calcio fosse solo attaccare. Il calcio con Sarri è gioia: mi sono divertito tanto in 3 anni, ci è solo rimasta la delusione di non aver vinto lo scudetto.Ancelotti? Non è vero che non ci siamo presi. Avevamo idee diverse, questo sì, su cose di campo. A Gattuso devo tanto. Dopo gli anni di Ancelotti è stato bravo a farmi tornare sui miei passi e a rimotivarmi. Spalletti è una personalità forte: ci ha restituito consapevolezza nella nostra forza”.

L’azzurro chiude parlando della sua passione per il calcio: “Se dovessi comprare un biglietto, lo farei per una finale di Champions. Una squadra che mi piace guardare sempre è il City. Il calcio di Guardiola è imperdibile dai tempi di Barcellona. La sua finale perfetta di Champions sarebbe contro il Liverpool. Alla fine, in tv, non ne me perdo una”.

This post was published on Dic 17, 2021 15:32

Francesco Monaco

Napoletano, giornalista, autore del romanzo 'Baciami prima di andare'. A tratti sognatore e pensatore. In attesa di capire il resto, forse di niente

Recent Posts

La Malvin oggi in campo a Chiusi

In attesa che il recupero con la Virtus Imola sia calendarizzato dopo la sospensione di mercoledì sera,…

16 ore ago

Amalfi, la tradizione folkloristica pronta a festeggiare il nuovo anno

Quattro spettacolari bande cittadine animeranno i giorni antecedenti il 31 dicembre e quelli iniziali del…

2 giorni ago

Alla Reggia di Caserta le regine che unirono Napoli all’Europa

Dal 20 dicembre al 20 aprile 2026 la Reggia di Caserta apre le porte a…

2 giorni ago

“Natale senza confini”: teatro e musica alla Chiesa di Santa Croce al Purgatorio

Prosegue la rassegna della Fondazione Il Canto di Virgilio nell’ambito di “Altri Natali 2025”: sabato…

2 giorni ago

Da Barra l’adesione alla “Rete 3L per Napoli” per prevenire le devianze minorili con la lettura

Il 19 dicembre alle 17:30, presso la biblioteca sociale La Casa di Francesca in via…

2 giorni ago

Premio Elsa Morante, proiezione anteprima alla libreria Luce

Proiezione del cortometraggio dedicato a Elsa Morante e Dacia Maraini, presenti i “Giovani Morantiani” Continuano…

2 giorni ago