Categories: Cultura

La prima raccolta di Giansalvo Pio Fortunato: “Ulivi nascenti”

“Ulivi nascenti”, una silloge alla riscoperta della parola

“Ulivi nascenti” è la prima raccolta di Giansalvo Pio Fortunato, edita dal Gruppo Albatros Il Filo.

Giansalvo Pio Fortunato è un giovane autore di Santa Maria Capua Vetere, attualmente studente alla Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università “Federico II” di Napoli, che, con questa prima sua raccolta di poesie, si pone l’obiettivo di rispondere alla società odierna, in cui i valori prevalenti sembrano il consumismo e la mercificazione della parola stessa, conducendo il lettore in un viaggio alla riscoperta delle radici della parola.

Con una metrica elegante e raffinata, Giansalvo Pio Fortunato affronta la fragilità umana e i dolori dell’esistenza e concentra la sua attenzione su ciò che definisce il “nulla formale”, ovvero un’atmosfera quasi indefinibile che può essere immaginata nella rappresentazione dell’Arcadia e che trova il suo culmine nell’amore.

La figura degli ulivi, che dà il nome alla raccolta, ricorre in diverse poesie, con la sua tradizionale simbologia di pace e vita, e richiama all’Arcadia perduta, il locus amoenus per eccellenza, che costituisce un riparo dalle delusioni e dagli affanni della vita, una culla di pace dove la civiltà e il buon gusto prevalgono sulla società barbarica.

L’amore rappresenta la chiave per comprendere il significato della vita, una forza pura e salvifica, che compare nel corso di tutto il libro, attraverso la figura femminile. La donna è, infatti, per l’autore Musa ispiratrice, ella appare con più volti nell’opera, ma conserva il suo essere origine della forza che permette al poeta di muovere la penna sul foglio per la sua scrittura.

Il poeta rende omaggio nella raccolta a diversi autori cardine della poesia e letteratura, partendo dai greci arrivando fino al ‘900 con Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale, passando per Dante e Boccaccio. Traspare quindi dalle pagine del volume la formazione classica dell’autore e la passione per la lingua stessa e per la sua espressione più elegante, quella poetica.

La raccolta incanta con il suo stile lirico e la profondità dei suoi temi, antichi e attuali al tempo stesso, ispirando domande nelle menti dei lettori, quesiti e riflessioni sulla vita e sull’esistenza stessa, sul mondo contemporaneo, sull’amore, puro e travolgente, e su ciò che è andato perduto.

This post was published on Set 28, 2022 11:51

Emilia Della Rotonda

Da sempre appassionata di scrittura. Amante del mondo, della cultura e della creatività in tutte le sue forme. Studentessa di Lingue e culture comparate.

Recent Posts

Violenza di genere, non basta stringere le regole: “Serve fare di più”

Le leggi ci sono, i controlli pure, ma la strada è ancora lunga. Dopo l’ennesimo…

4 ore ago

Al Parco Archeologico di Ercolano proseguono le attività di manutenzione straordinaria e ordinaria: focus sulla Casa del Bicentenario

La Casa del Bicentenario riaperta finalmente nel 2019, dopo un’importante e delicata fase di recupero…

6 ore ago

Trianon Viviani ricorda Giuliano Longone: “Un brindisi alla vita” per l’intellettuale napoletano

Martedì 23 dicembre un incontro tra testimonianze, omaggi e memoria condivisa per celebrare una figura…

7 ore ago

Da sabato 27 dicembre 2025 al Teatro Nuovo di Napoli “Maestro, cantiamo il Nanianà”

Un concerto che nasce dal desiderio profondo di restituire voce, suono e corpo all’eredità artistica…

7 ore ago

A Napoli un evento irripetibile: belcanto, danza d’epoca e i tesori etruschi del Museo De Feis

Napoli inaugura il 2026 con un evento culturale unico nel suo genere, capace di unire…

7 ore ago

Quarto. Ebbanesis a Casa Mehari: musica, teatro e tradizione partenopea

Lunedì 22 dicembre (ore 20,00) concerto del duo Ebbanesis nel bene confiscato Casa Mehari in via…

8 ore ago