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È morto Eugenio Scalfari, pilastro dell’editoria italiana

È scomparso Eugenio Scalfari, che tra successi e polemiche, è stato il fautore di un nuovo modo di parlare della politica tramite la fondazione dell’Espresso e de la Repubblica

È venuto a mancare Eugenio Scalfari, fondatore dell’Espresso e la Repubblica. Il giornalista e scrittore aveva 98 anni.

Scalfari è stato il primo direttore-manager dell’editoria italiana ed è stato fautore di un modo più diretto e avvincente di parlare di economia e politica, non temendo di esprimere la propria opinione e di schierarsi in modo netto al momento opportuno.

Infatti la collocazione di Scalfari nella sinistra laica ben veniva riflessa dalle battaglie intraprese dal quotidiano la Repubblica, guadagnandosi così la descrizione da parte di molti di “giornale-partito”.

Eugenio Scalfari nasce a Civitavecchia il 6 aprile del 1924 e, dopo le scuole, dove è anche compagno di banco di Italo Calvino, inizia a scrivere per alcune riviste fasciste, da cui viene in seguito espulso perché ritenuto un imboscato.

Negli anni ’50 inizia a muovere i primi passi come giornalista collaborando con il Mondo di Pannunzio e l’Europeo di Arrigo Benedetti. Nel ’55 fonda L’Espresso, primo settimanale italiano d’inchiesta, dove lavora con la doppia veste di direttore amministrativo e collaboratore per l’economia.

Dopo essere stato querelato dal generale Giovanni De Lorenzo, a causa di alcuni articoli in cui attacca il capo di stato maggiore dell’esercito, ed essere stato condannato in primo grado, viene eletto deputato socialista nel 1968 ed abbandona la direzione dell’Espresso, dove però mantiene l’incarico amministrativo.
Nel 1976 fonda la Repubblica e in breve tempo riesce a rendere questo quotidiano uno dei giornali più influenti del Paese. La Repubblica, pur nascendo come giornale vicino ai socialisti, si avvicina in seguito al Pci di Berlinguer.

Negli anni ’80 scoppia la disputa per il controllo della Mondadori, gruppo editoriale dell’Espresso e de la Repubblica, tra Silvio Berlusconi e Carlo De Benedetti, per il quale parteggia Eugenio Scalfari. La contesa dura fino al 1991 quando l’Espresso andrà in mano a De Benedetti e il resto della Mondadori a Berlusconi.

Nel 1998, Scalfari rilascia il suo primo romanzo “Il labirinto” e nel 2014 pubblica l’autobiografia dei suoi novant’anni allegata al quotidiano.

Hanno espresso parole di compianto per la scomparsa dell’intellettuale Papa Francesco e diversi politici, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Elisabetta Casellati ha dedicato un breve discorso sull’accaduto, seguito da un minuto di silenzio in Aula in onore del giornalista ed ex parlamentare.

This post was published on Lug 14, 2022 19:58

Emilia Della Rotonda

Da sempre appassionata di scrittura. Amante del mondo, della cultura e della creatività in tutte le sue forme. Studentessa di Lingue e culture comparate.

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