De Laurentiis: “E’ mancata la cazzimma. Non si può giocare sempre con la stessa tattica e senza sperimentare”

“Questa sera ai ragazzi è mancata la ‘cazzimma’ napoletana. L’ha avuta solo Insigne, gli altri non esistevano, erano come bloccati di fronte a questi mostri sacri del Real Madrid. La nostra inadeguatezza serale avrebbe potuto permettere al Real di fare 5-0, diciamo che ci è andata di lusso”. E’ un Aurelio De Laurentiis non troppo soddisfatto del risultato di Real Madrid-Napoli quello che commenta il match.

“Quando saremo nella bolgia del San Paolo – aggiunge il presidente – gli altri potranno andare in confusione, quindi credo che niente sia ancora perso. Credo che a Napoli sarà tutta un’altra storia. Ma ripeto: per come ha saputo fare e gestire quel gol, la ‘cazzimma’ d’oro va a Insigne. Si pretende troppo da chi è stato scelto per svolgere attraverso un ruolo diverso molto di più e forse se non avessimo avuto l’incidente di Milik questa sera avremmo visto un’altra partita. Ma non voglio entrare nel merito delle scelte, e non mi permetto di dare consigli: posso non condividere certe scelte ma non oserei mai dirlo e certe cose continuo a tenerle per me”. Chiaro il riferimento a Mertens e alla gestione di Maurizio Sarri. “Si devono cercare delle alternative non alla viglia della Champions, ma prima. Quindi si vuole troppo evitare la sperimentazione che invece è utile per capire le forze di una compagine di ben 26 giocatori e non di una linea corta come quando c’era Mazzarri. A me non interessa vincere sempre in campionato, perché anche da quelle sconfitte permettono di capire il valore degli acquisti e dei moduli. Altrimenti arriveremo a fine campionato con qualcuno che non avrà mai giocato. Qui si cerca di difendere troppo le proprie posizioni, mentre invece la posizione unica da difendere è quella della società”.

De Laurentiis ha proseguito ancora. “Se noi pensiamo che ogni volta giocando con la linea alta vogliamo battere sempre tutti quanti. In certe partite si deve adottare una tattica di gioco diversa. Certe sconfitte sono salutari perché ci fanno crescere, ma non attribuirei la colpa della sconfitta solo alla differenza di qualità dei giocatori, perché abbiamo giocatori che ci invidiano tutti quanti e che mi stanno sollecitando con delle offerte che io rimando sempre al mittente”.

This post was published on Feb 16, 2017 11:12

Redazione Desk

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