Sorrisi amari frequentavano i volti di Rocco Chinnici e Giovanni Falcone quando negli anni ’80, in piena guerra di mafia, scoprirono che mentre in svizzera i mafiosi si accontentavano di controllare le banche, in Italia preferivano comprarsele; eppure, ora a Napoli, nel Rione Traiano, oggi si sospetta che la Camorra incominci, addirittura, ad aprire veri e propri sportelli e filiali di Banca in appartamenti popolari. La Camorra a Rione Traiano ha una Banca?
Questa sembrerebbe la domanda che tarla le teste degli inquirenti e dei Carabineiri che hanno trovato, in tre appartamenti popolari, più di 100.000 euro in contanti e registri contabili che lasciano supporre l’esistenza di vere e proprie operazioni attinenti a una sorta di Banca della Camorra. Non più, dunque, la Camorra controlla o compra le banche, ma ne fa di proprie, con archivi, documenti e tutto il resto.
Non solo indici di spesa e incassi, ma forse prestiti, interessi, investimenti diversificati. Insorge un sorriso amaro mentre si pensa alla possibilità di un vero e proprio sportello a Rione Traiano con una insegna del tipo “Banca della Camorra – Agenzia n. 1“, ma sembrerebbe prima o poi avverarsi.
La scoperta è avvenuta per puro caso, durante una serie di perquisizioni di prassi negli isolati delle case popolari. Il denaro era stipato in buste contenenti mazzette, ma sono state trovate anche una macchina contasoldi, manoscritti contabili.
Attualmente sono iniziate le operazioni di decodificazione dei libri contabili, della destinazione dei versamenti e la misurazione della portata investigativa del materiale sequestrato.
This post was published on Nov 15, 2014 13:08
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