Antonino Salvia
Oggi, 23 marzo alle ore 11.30 Antonino Salvia, funzionario del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, incontra i ragazzi dell’Istituto Mater Dei; un Centro di istruzione e formazione professionale ubicato in via San Luisa de Marillac nel quartiere napoletano di Chiaia. Un luogo reso possibile grazie alle suore vincenziane che offre una reale possibilità di lavoro e di assolvimento all’obbligo scolastico attraverso la formazione professionale. I corsi sono completamente gratuiti, grazie alla progettualità finanziata dalla Regione Campania per i minori di Napoli a rischio dispersione scolastica e provenienti da contesti familiari “difficili”.
Antonino (con il fratello Claudio) è figlio di Giuseppe Salvia, vice Direttore dell’ex carcere di Poggioreale di Napoli, ora Casa circondariale “Giuseppe Salvia”, ucciso nel 1981 da un commando della camorra cutoliana per aver svolto il proprio lavoro con senso del dovere e fedeltà alle istituzioni, senza piegarsi alle minacce di morte subite e tese ad intimidirlo per far applicare nei confronti del boss Raffaele Cutolo un trattamento di favore in carcere.
Al contrario, Giuseppe Salvia, ben consapevole dei rischi cui sarebbe potuto andare incontro, applicava con scrupoloso rigore il regolamento penitenziario nei confronti di tutti i detenuti, senza favoritismi di sorta, e la propria politica penitenziale ha rappresentato un punto di resistenza dello Stato nella lotta contro la camorra.
Testimonianza preziosa quella di Antonino Salvia che, con coraggio, diffonde costantemente l’esempio di vita del padre, partecipando alla cittadinanza le iniziative sociali volte alla repressione del crimine associazionistico nonché sostenendo, aumentandone la visibilità, altre esperienze virtuose, istituzionali e non, di contrasto attivo alla cultura associazionista camorristica.
In questo contesto, fecondo per il germoglio della legalità, Antonino Salvia modererà l’incontro tra gli studenti e lo scrittore Davide Cerullo, autore, tra gli altri, del libro “In direzione ostinata e contraria. L’altra faccia di Scampia”, nonché fondatore dell’associazione di promozione culturale “L’albero delle Storie”. Davide Cerullo ha rinunciato alla seduzione della strada e, dopo aver provato l’esperienza del carcere, oggi è impegnato attivamente nel sociale.
Il tema dell’incontro sarà sulla testimonianza che una vita fuori dalla criminalità è possibile anche in un ambiente difficile come le periferie napoletane.
This post was published on Mar 23, 2022 7:52
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