Categories: CulturaFocus

Alla Libreria Raffaello Anna Copertino presenta “Maradò”

Nel cuore del Vomero, alla Libreria Raffaello ha avuto luogo il dibattito sul nuovo libro di Anna Copertino: “Maradò”.

La presentazione di “Maradò” alla Libreria Raffaello viene aperta da Margherita Siniscalchi e partecipano al dialogo l’autrice Anna Copertino, Renato Votta, Davide Cerbone, Marina Topa e Francesco Monaco, accompagnati dall’intervento musicale di Lino Blandizzi con “La mano de Dios” e dall’interpretazione di un estratto del libro da parte di Giacomo Casaula.

Anna Copertino ha vissuto l’avvento di Maradona direttamente dal quartiere di Fuorigrotta, spettatrice della città in mutazione, spinta dal vento di rivincita portato dal campione. I palazzi tremavano quando Diego segnava, ricorda l’autrice, e la città tutta si colorò di azzurro alla storica vittoria del primo scudetto.

Nel corso della presentazione, si delinea la figura di Diego Armando Maradona e soprattutto quello che ha rappresentato per i tifosi e la città di Napoli. Il libro viene definito da Renato Votta un catalogo delle emozioni e tramanda il ricordo dei testimoni della sua grandezza.

“Maradò” è quindi anche un libro sociologico, con un’analisi di un popolo e della sua città, delle abitudini e dei costumi di un periodo storico. Marina Topa, infatti, sostiene che questo sia un libro che si presta alla lettura nelle scuole, dando anche così ai ragazzi un esempio di un giovane che ha inseguito i suoi sogni riuscendo poi a realizzarli e al tempo stesso del bisogno di rimanere con i piedi per terra.

da sin. Francesco Monaco, Lino Blandizzi, Margherita Siniscalchi, Renato Votta, Anna Copertino, Davide Cerbone, Marina Topa e Giacomo Casaula

Si analizzano anche le emozioni alla notizia della morte del D10S, la negazione iniziale, lo smarrimento accompagnato dall’accettazione, la nostalgia dei tempi spensierati e la realizzazione che era arrivata così la fine della fanciullezza di intere generazioni, come sottolinea Davide Cerbone.

La testimonianza di tifosi non napoletani che ammiravano e sostenevano Diego, ricordando con grande emozione lo scudetto e l’essere combattuti tra il tifare per la propria squadra del cuore e l’esultare per i gol di Maradona, evidenzia come la figura del D10S abbia segnato indistintamente dall’appartenenza calcistica.

Francesco Monaco ricorda come Diego abbia incantato i napoletani con solo dieci parole: “Buonasera napolitani sono molto felice di essere qui con voi”.

Maradona, con la sua evoluzione da ragazzino povero che giocava nel fango di Buenos Aires a grande campione internazionale, ha rappresentato per Napoli la rivalsa degli ultimi. Così è nato un amore senza giudizi e Napoli ne è stata influenzata fino a diventare oggi il più grande museo di Diego Armando Maradona.

This post was published on Feb 25, 2022 10:37

Emilia Della Rotonda

Da sempre appassionata di scrittura. Amante del mondo, della cultura e della creatività in tutte le sue forme. Studentessa di Lingue e culture comparate.

Recent Posts

Napoli, la Supercoppa è tua: Bologna battuto 2-0, Neres eroe a Riyadh

Gli azzurri alzano al cielo la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita: doppietta del brasiliano e…

4 ore ago

Violenza di genere, non basta stringere le regole: “Serve fare di più”

Le leggi ci sono, i controlli pure, ma la strada è ancora lunga. Dopo l’ennesimo…

13 ore ago

Al Parco Archeologico di Ercolano proseguono le attività di manutenzione straordinaria e ordinaria: focus sulla Casa del Bicentenario

La Casa del Bicentenario riaperta finalmente nel 2019, dopo un’importante e delicata fase di recupero…

15 ore ago

Trianon Viviani ricorda Giuliano Longone: “Un brindisi alla vita” per l’intellettuale napoletano

Martedì 23 dicembre un incontro tra testimonianze, omaggi e memoria condivisa per celebrare una figura…

16 ore ago

Da sabato 27 dicembre 2025 al Teatro Nuovo di Napoli “Maestro, cantiamo il Nanianà”

Un concerto che nasce dal desiderio profondo di restituire voce, suono e corpo all’eredità artistica…

16 ore ago

A Napoli un evento irripetibile: belcanto, danza d’epoca e i tesori etruschi del Museo De Feis

Napoli inaugura il 2026 con un evento culturale unico nel suo genere, capace di unire…

16 ore ago