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Sicilia, un popolo in “movimento”. Il Movimento a 5 stelle riempie qualsiasi piazza

Sicilia, un popolo in “movimento”. Il Movimento a 5 stelle riempie qualsiasi piazzaSicilia, un popolo in “movimento”

Il movimento 5 stelle di Grillo riempie qualsiasi piazza

Ma cosa sta accadendo in Sicilia?
Si erano accesi i riflettori grazie alla trovata televisiva della traversata dello stretto di Messina di Beppe Grillo a nuoto, ma una volta conclusa si sono repentinamente spente le telecamere e poi il silenzio.

Neanche il tempo di riflettere sul gesto atletico di un uomo di 64 anni che a nuoto restituisce la giusta proporzione alla distanza che separa le coste calabresi da quelle siciliane. Beppe Grillo è quasi un coetaneo dei sessant’anni di progetti e polemiche su un ponte che forse non vedremo mai. Un ponte che ci costerebbe di più non farlo che farlo.

L’Italia, infatti, rischia una penale per mancato rispetto del contratto che potrebbe costare quasi 280 milioni per chilometro. Il conto, calcolato dal quotidiano MF-Milano finanza, è tra le ragioni che hanno spinto la concessionaria Stretto di Messina a fare ricorso al presidente della Repubblica contro la decisione del governo di de-finanziare il Ponte.

Non è dato sapere come finirà la storia del ponte di Messina, ma una cosa è certa, così come oggi non esiste alcun ponte che unisca la Sicilia al resto del Paese, così non esiste alcun ponte dell’informazione che garantisca di seguire l’evoluzione della campagna elettorale in Sicilia impegnata a scegliere il nuovo presidente di regione.

Beppe Grillo è piombato come un ciclone sulla Sicilia, a farcelo sapere lo dobbiamo solo agli stessi cittadini, spettatori, che filmano e mettono in rete le immagini e i comizi del comico genovese in piazze gremite. La gente sembra voler voltare le spalle al Potere, alla politica dei partiti che hanno umiliato i loro elettori e i cittadini tutti.

L’informazione tradizionale non dà voce né visibilità all’ondata di Siciliani che scendono in piazza ad Alcamo, Corleone, Bagheria, Mazzara, Catania, Trapani, ovunque, in ogni tappa del tour siciliano del M5S le piazze sono stracolme. Il silenzio dei media convince anche i più scettici che la strada intrapresa da questo movimento fa paura al sistema politico tradizionale vittima di se stesso, colpevole di aver tirato troppo la corda e aver diffuso un clima da rivoluzione francese nel Paese.

In Sicilia, il movimento cinque stelle è sicuramente una forza fresca, forte dell’emozionalità e della grande passione di giovani capaci, incensurati, fuori da schemi consolidati, certamente non collusi con la mafia. Per tutto questo il M5S rischia concretamente di diventare il grimaldello che possa scardinare gli stanchi e mortiferi equilibri che hanno retto l’isola fino ad adesso.

Se tutte quelle donne e uomini che affollano le piazze si trasformeranno in voti, lo sapremo solo a urne chiuse, ma la sensazione è forte che il Movimento Cinque Stelle rischi davvero di affermarsi e di dare una svolta alla storia dell’isola e dell’Italia intera.

E allora sarà difficile anche per la Mafia trattare con il “blocco” del M5S perché non saprebbe con chi farlo, non avrebbe intermediari, non saprebbe quale linguaggio dover adoperare per arrivare a poter trattare con la gente del movimento, dei semplici cittadini, senza tessera di partito, che non hanno occupato nel corso degli anni cariche politiche, che non devono favori e non posso averne fatti a nessuno. Tutto questo insieme all’obbligo di un massimo di soli due mandati, potrebbe davvero rendere anche il lavoro del mafioso, un lavoro precario.

FAS

Redazione web
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Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.
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