sabato, Aprile 20, 2024
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Sarri: “Scudetto è una bestemmia, ma noi toscani bestemmiamo abbastanza…”

Prove di blasfemia calcistica: se lo Scudetto è una bestemmia, Maurizio Sarri non ha paura di mostrare la sua indole toscanaccia. Dopo averlo negato per mesi, proprio lui apre al sogno vittoria. Lo fa prima di una trasferta insidiosa, quella di Frosinone, che “sarà una prova di maturità”; possibile il turn-over.

Gli esami sono vicini…

“Domani vedremo se siamo maturi, la squadre nel momento in cui smettono di evolvere cominciano a regredire, spero che questa squadra abbia ancora tanto da crescere e maturare”: il tecnico del Napoli non abbassa la guardia, ma forse nella consapevolezza che le dirette avversarie avranno un turno difficile (InterSassuolo, FiorentinaLazio, SampdoriaJuventus), volge lo sguardo al premio massimo, finora sempre allontanato. Fine della scaramanzia? Manco per scherzo. “Mister ha chiesto il gol di Hamsik ed è arrivato…”, gli chiede una giornalista, forse un caso, ma Sarri non si lascia scappare l’occasione: “Beh in effetti Callejon finora ha segnato tanto ma solo in Europa League, sarebbe bello cominciasse anche in campionato. È un calciatore incredibile, bravo coi piedi, straordinario tatticamente”.

Cambi dall’inizio?

Mister Sarri è ancora impressionato di come questo gruppo sia stato disponibile a cambiare metodi di lavoro, ma riconosce anche in se stesso una differente attitudine: “Sono un po’ meno rigido rispetto a qualche anno fa, non so se è un bene o un male, certo mi può facilitare il compito nel relazionarmi alla squadra”. Allenatore che hai, postulato che trovi: quello del turn-over per Sarri è più un teorema, e sempre da dimostrare. “Qualcosa cambieremo sicuramente”, assicura il mister, “ma se va in campo gente come Mertens, Gabbiadini o Chiriches io non sono molto preoccupato e i nostri avversari non dovrebbero essere così tranquilli. Bisogna essere pronti alla battaglia, avere l’umiltà di di soffrire, indipendentemente da chi andrà in campo”. Difficile che cambino molti effettivi, c’è da scommettere però su Chiriches e Gabbiadini, già da settimane in odor di premio.

Fuori dal campo…

Ai bordi del campo, ci sarà sempre più moviola nel futuro probabilmente, ma questo non incontra per forza i favori del mister: “Il mio è un nì. Sul rigore di Ghoulam possiamo stare a discutere un giorno, anche con la moviola. È un argomento delicato, va implementato con cura e ho paura che in ogni caso non azzererebbe le polemiche”. Quelle di questi giorni invece sono molto legate alla gara di Empoli che ha visto prevalere l’Inter con degli errori arbitrali ed anche a proposito di queste il tecnico è sibillino: “Non ho le idee chiare sugli episodi delle altre squadre, o meglio ce l’ho da anni ma è difficile da dire. Se c’è da alzare la voce è giusto che lo faccia chi di dovere, altrimenti sembra che l’allenatore voglia mettere le mani avanti. Sicuramente per quanto riguarda gli arbitri occorre smentire lo stereotipo che siamo i più bravi, abbiamo dei picchi ma siamo sicuramente in linea con gli altri in Europa.

 

 

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