sabato, Aprile 20, 2024
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Alla Pro loco di Giugliano croniste e legalità.

Alla Pro loco di Giugliano croniste e legalità.Alla Pro loco di Giugliano croniste e legalità. Video

VIDEO: “Sono quelle che non conoscono orari, né sacrifici. Quelle che indossano scarpe basse e viaggiano con borse capienti. Le riconosci per la curiosità nello sguardo. Quelle che ricostruiscono un fatto, da poche parole; determinate e decise, nella ricerca della verità; instancabili ascoltatrici ed osservatrici della realtà. Le prime ad arrivare, ad una conferenza stampa. Fanno domande. Danno “fastidio”, perché vanno oltre. Scrivono, ma sanno fotografare e filmare meglio di un Robert Capa. Passione e lucidità; istinto e razionalità. Sono quelle che.. la paura non le impedisce di parlare e documentare. Seguono arresti, processi. Fanno indagini. Spesso insultate, minacciate.

Le chiamano Croniste. E raccontano di questa terra. Avvinta da una piaga chiamata camorra”.

Oggi, presso la Pro Loco di Giugliano in Campania, il Movimento “Contro le mafie” (presidio di Libera a Giugliano) e l’Associazione “Spazio Aspasia”, si sono confrontate sul tema “Donne croniste di camorra”, insieme alle Giornaliste Marilù Musto, Mena Grimaldi e Marilena Mincione. Ha introdotto l’avv. Eliana Iuorio (resp. Del Movimento “Contro le mafie”) e moderato l’incontro la Prof. Teresa Vitale (pres. Associazione “Spazio Aspasia”).

E’ intervenuta  l’avv. Rossella Calabritto (penalista).  La serata è stata all’insegna della legalità, e di quanto sia importante l’utilizzo delle parole, perchè le parole sono pietre, come tali devono essere scelte con accuratezza, fare veicolarele parole giuste nel rispetto di chi legge, affinchè ci sia la giusta informazione, per chi decide di essere informato.

Le croniste intervenute, Grimaldi, Mincione e Musto, hanno raccontato le loro prime esperienze e di quanto, a volte sia stato difficile, al punto tale da pensare di mollare tutto e cambiare mestiere. Di quanto le intimidazioni, quelle più silenti siano le più gravose, “quelle” a cui stare attente, ed è allora,  che conosciuta la realtà del territorio, si sceglie come fare il proprio lavoro , come decidere di vivere e scrivere.

Ma essere “kamikaze all’incontrario” non è da tutti, dice la Grimaldi,  ma una scelta sentita, soprattutto quando sei cronista in territori ad alto rischio. Le scuole di giornalismo, non insegnano la percezione di capire o cogliere quello che si verifica, quando si arriva su un luogo di accadimento camorristico.  Ci si trova da sole,” tu e le tue emozioni” e sai che hai già in testa il “pezzo”, che scriverai .

La Prof. Vitale, moderatrice della serata, ha ricordato le regole deontologiche, che bisogna sempre applicare quando si scrive, ma anche, come, a volte non sempre, si è liberi di scrivere. Ma la passione, è quel sentimento che, insito nelle croniste, unitamente, alla voglia di fare “vera” la notizia, le fa andare oltre ogni difficoltà, ed ad essere gratificate, quando in un territorio a rischio, si verifica un grande arresto vi è la partecipazione, se non delle istituzioni, almeno dei cittadini.

E come ha detto la Dott.ssa Vitale ” tra le chiacchiere ed il silenzio, scegliamo la parola.”

Media partner dell’iniziativa: la web tv RoadTv Italia (www.roadtvitalia.it) e “Wrong” (trasmissione web radio, sulle frequenze di Radio Siani ogni venerdì www.radiosiani.com)
Anna Copertino e Eliana Iuorio

Redazione Desk
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Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.
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