venerdì, Aprile 19, 2024
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Pseudotifosi: notte di festa e di criminalità a Napoli dopo la partita

Giovani picchiati, bus vandalizzati e rapine: ecco la notte degli pseudotifosi del Napoli che approfittano della festa per compiere crimini

Il lungomare, Via Acton e Piazza Vittoria stanotte sono state luogo di festeggiamenti frenati dopo la vittoria del Napoli contro la Juventus per la Supercoppa. Ma in strada non c’erano solo tifosi felici, ma anche pseudotifosi che hanno approfittato della frenesia notturna per compiere reati e dar sfogo alla violenza. Dalle 23.00 circa a mezzanotte si sono registrati diversi crimini tra le strade della nostra città tra rapine, risse e atti di vandalismo contro i mezzi pubblici.

La notte dei tifosi e degli pseudotifosi

Intorno alle 23.20, a Piazza Vittoria, un centinaio di ragazzi con viso coperto da sciarpe del Napoli e caschi hanno circondato due bus dell’Anm, il 151 e il 175, e hanno sfogato la loro ingiustificata violenza. I mezzi pubblici sono stati presi a calci e pugni e hanno subito danni ai fari, al parabrezza e alle porte. Gli autisti hanno continuato la corsa come potevano dopo aver avvisato la centrale operativa dell’attacco subito. Sempre nella stessa piazza, un ragazzo di 20 anni è stato ferito dopo una tentata rapina per sottrargli la Vespa: un gruppo in sella a quattro scooter ha circondato il giovane che si è rifiutato di cedere alle minacce. Di tutta risposta i rapinatori hanno cominciato a pestarlo violentemente a calci e pugni ma, per fortuna, la polizia è intervenuta con velocità e il ragazzo è stato trasportato all’ospedale Loreto Mare dove gli è stata data una prognosi di 30 giorni per una frattura alla gamba. Nel centro storico di Napoli, invece, in via Santa Chiara, un altro ragazzo di Acerra di 21 anni è stato vittima di una rapina per mano di tre giovani in scooter armati di pistola. Il giovane è stato derubato del suo cellulare ed è stato portato al Vecchio Pellegrini per una prognosi di 15 giorni per percosse.

 

 

Rita Guitto
Rita Guitto
Vivo di cinema e letteratura e credo che il giornalismo sia un modo di essere, poi un lavoro. L’informazione è la giusta leva per far girare il mondo come dovrebbe.
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