Intervista alla scrittrice Chiara Tortorelli, che ha presentato di recente il suo ultimo romanzo “Noi due punto zero” (edito Homo Scrivens) presso il Centro Agape Rione Alto.
Sinossi
Emma, una donna di quarant’anni, vive come se fosse una ventenne, a caccia d’amore e di assoluti, senza il peso delle responsabilità e immersa nella cenere del suo passato. Nel cuore di Milano, mentre macina le ore in un’agenzia pubblicitaria che vola a mille, nasconde il suo segreto. Ha un appuntamento, quasi ogni giorno. Un appuntamento col buio. A volte è una sconnessione elementare, altre un viaggio in un tempo scomposto e visionario, dove prendono vita i ricordi e tutto si dilata, le emozioni, la gioia e il dolore. Pietro, l’uomo che incontra a giorni fissi e forse la ama, è l’unico che riesce ad accompagnarla in questa dimensione “oscura”, è l’unico che ha accesso all’altro volto di Emma. Intorno a lei Paolo, l’ex marito, pigro e indolente, Alice, la figlia amata che vive con Luisa, la suocera della Milano bene, Carla, l’amica invadente, Soniha, una bellissima cubana e Irene, la figlia d’elezione in cui Emma rivede se stessa. Finché un giorno Pietro incontra Emma e fa finta di non conoscerla, cambiando le regole della storia, senza avvisarla. Chi è questo nuovo uomo che la provoca e spinge il gioco al punto da non riconoscerla anche quando lei lo implora? In due dimensioni parallele, una onirica e una reale, un viaggio nel mistero della psiche umana, della vita e dell’amore, intermezzato da un Coro greco che sottolinea i punti di svolta, i drammi e l’impossibilità di ogni definizione.