Oggi il colore dell’acqua a Castellammare di Stabia è tornato normale (o quasi), ma le immagini di quel mare rosso che ieri hanno fatto il giro del web sono ben impresse nella memoria di tutti (GUARDA LE FOTO). Come è potuto succedere? Adesso ve lo spieghiamo. Le indagini record della Guardia Costiera e della Polizia Municipale del comune vesuviano hanno permesso di svelare il mistero.
La causa: un barattolo di vernice accidentalmente versato in un tombino
A colorare di rosso lo specchio acqueo antistante il lungomare stabiese è stata né più né meno che una vernice altamente concentrata. Come è arrivata in mare? A causa di un piccolo incidente capitato a un commerciante di vernici di Scanzano, quartiere nella parte alta di Castellammare. Ieri l’uomo ha accidentalmente fatto cadere un barattolo di vernice rossa che si è aperto riversando in strada tutto il suo contenuto. A quel punto il commerciante, sicuramente in buona fede, ha ben pensato di ripulire tutto con una pompa. Il colore, trascinato via dall’acqua, è andato a riversarsi in un tombino. Da qui ha poi raggiunto il mare, in un mirabolante percorso sotterraneo da cui è escluso – evidentemente – il passaggio per l’impianto di depurazione.
La condotta fognaria non è allacciata al depuratore: ma allora in mare finisce di tutto?
Non si sa se il commerciante andrà incontro a una sanzione per la piccola disattenzione che ha provocato tanto scalpore. A prescindere dalle sue sorti, però, la domanda che ci frulla per la testa è un’altra. Se la vernice, riversata in un tombino, ha raggiunto tal quale l’acqua del mare, conferendole quell’inquietante colorazione rossastra che ha messo in allarme i cittadini di Castellammare, vuol dire che insieme alla vernice si è riversato e costantemente si riversa in mare anche il contenuto di quella condotta fognaria. Che, come dimostra il piccolo incidente di ieri, non è allacciata all’impianto di depurazione. Questo vuol dire che in mare finisce molto di più di quello che a occhio nudo si possa vedere. E che potenzialmente è anche più inquinante di una “innocua” vernice rosso sangue.