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Il “Freak Show” di Chioggia: “Punta Canna”, lo stabilimento che inneggia al fascismo e la Repubblica resta guardare

Anno 2017, e nella Repubblica italiana, nata nel 1946, dobbiamo ancora subire questi “Freak Show”, questi fenomeni da baraccone come quello ideato dal signor Gianni Scarpa, proprietario dello stabilimento balneare “Punta Canna” di Chioggia, che accoglie i propri bagnanti con la scritta “Zona antidemocratica e a regime. Non rompete i c…”.

Il signor Scarpa si è inventato il suo Regime fascista, dove ovviamente non mancano immagini di Benito Mussolini e saluti romani.

Ma la notorietà il il signor Scarpa non la raggiunge certo ora, già in passato il suo lido divenne popolare grazie ai servizi di Tommaso Stoppa per Rete Veneta e di Enrico Bellinelli per il Corriere del Veneto, che si spinsero fino allo stabilimento di “Punta Canna” perché attratti da alcuni cartelli che vietavano l’accesso a bambini e buzzurri, mentre era consentito l’accesso solo ai belli. In una di quelle interviste per Rete Veneta, si vantava anche di non pagare le tasse (https://www.youtube.com/watch?v=-ejJUcjggXA).

E oggi ecco che si inventa un’altra delle sue, diventando il “Duce” del “Punta Canna”. A riportare la notizia il collega Paolo Berizzi, che su reppubblica.it spiega come il titolare intrattiene i suoi ospiti con dei mini comizi contro la democrazia, e contro Papa Francesco, di cui dice: “Lui vuole costruire ponti e non muri? Gliene costruiamo uno noi da Roma a Buenos Aires, così lo rispediamo da dove è venuto”.

Il collega di repubblica.it ci fa notare inoltre che ieri “sabato pomeriggio, l’imprenditore balneare del “me ne frego” ha dato il meglio di sé sotto il sole delle tre e un quarto: “Sono molto contento di avere una clientela esemplare. Guardatevi in giro, oggi siete 650, non c’è una cicca, non c’è una salvietta a terra. A me la gente maleducata mi fa schifo…a me la gente sporca mi fa schifo…A me la democrazia mi fa schifo…Io sono totalmente antidemocratico e sono per il regime. Ma non potendolo esercitare fuori da casa mia, lo esercito a casa mia. A casa mia si vive in totale regime… qui è casa mia e di conseguenza si vive a regime”.

E ancora: “Voi sapete che io sono per lo sterminio totale dei tossici (alcuni bagnanti sorridono). Di conseguenza penso che è meglio che girino molto al largo da qui. Chi viene qui sa come la penso io… se vuole viene se vuole non viene e io me ne frego… Perché qui dentro voglio gente educata”.

“Sono contento di avere gente che ha capito il mio messaggio. La maggior parte l’ha capito, quelli che non l’hanno capito si auto-eliminano da soli. Dovete essere anche voi orgogliosi… Immaginate 650 persone dalle altre parti… con un afflusso di gente così… quanta merda ci sarebbe in giro. Voi sapete meglio di me che il 50% della popolazione mondiale è merda. Di conseguenza io quella roba lì qui non la voglio”.

Lui intervistato dal Tg Regionale dice di non essere ne di destra ne di sinistra e a chi non gradisce le sue scritte dice “Me ne frego…”. Che dire, purtroppo non basta una bandana per  proteggersi dai colpi di calore, e così il signor Scarpa si è beccato una bella insolazione che l’ha portato al delirio.

Ma quello che fa più spavento non è solo il signor Scarpa con il suo “Freak Show”, bensì chi ha il coraggio di entrare in quel mondo fascista. Chi sui social lo difende. Purtroppo l’ignoranza non dilaga solo nell’insolazione presa dal signor Scarpa in tanti anni passati sotto il sole cocente, ma anche nei suoi bagnanti e sostenitori.

Lo show messo su da Scarpa dovrebbe essere reato, ma la Repubblica sta a guardare, quella Repubblica nata proprio dopo gli anni bui del fascismo. Fermata questo Freak Show.

Francesco Healy
Francesco Healy
Ho sempre odiato, sin dalla nascita, le bugie e le ingiustizie, dunque da grande avevo solo due strade da poter percorrere, quella del detective o del giornalista, ho scelto la seconda e il potere della penna, da sempre affascinato da tale professione.
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