Ieri mattina presso il piazzale antistante all’ingresso del parco giochi Edenlandia (viale Kennedy) si è tenuto un presidio degli ex dipendenti. Il sit-in è stato organizzato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom Uil. “La manifestazione – chiariscono in una nota le sigle sindacali –   si è resa necessaria per sensibilizzare la cittadinanza e le forze politiche cittadine e regionali verso quella che è divenuta una situazione che ha oltrepassato la dimensione della realtà. La compagine che ha avuto in gestione il parco dal giudice fallimentare non ha ottemperato a nessuno dei punti contenuti nell’assegnazione”. Difatti il decreto del Giudice prevedeva l’apertura nel 2014, la garanzia del perimetro occupazionale e un investimento di oltre 12,5 Milioni di euro.

 

Edenlandia, Taglialatela: “Il nostro appello va al Giudice fallimentare, de Magistris”

Siamo giunti all’epilogo – dichiara il Segretario della UilCom Campania Massimo Taglialatela il nostro appello va a questo punto al Giudice fallimentare Nicola Graziano, al sindaco di Napoli Luigi de Magistris, al presidente della Mostra Donatella Chiodo, quindi – continua il Segretario Taglialatela il Giudice fallimentare dovrà chiedere conto a questa azienda, perché il mancato rispetto dei punti presenti all’interno dell’affidamento alla società concessionaria di Edenlandia del 2013 non sono stati rispettati, cioè il mantenimento dell’occupazione, l’investimento dei 12,5 milioni di euro e l’apertura del parco nel 2014”.

Gli ammortizzatori sociali – continua il Segretario – sono terminati a maggio di quest’anno ed è da giugno, quindi, che i lavoratori non percepiscono più nessuna indennità e sono privi pertanto di ogni mezzo di sussistenza. Chiediamo – conclude il segretario Regionale della UilCom, Massimo Taglialatelaa questo punto che il giudice fallimentare intervenga, magari annullando il provvedimento e assegnando un nuovo affidamento se questa azienda non è nelle condizioni di rispettare gli impegni presi negli accordi sottoscritti e ripartendo quindi da quelli che erano stati i presupposti iniziali”.