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Credito di imposta 4.0 verso il rinnovo

E’ pronta la nuova versione del credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi

di Francesco Marchionibus.

La legge di bilancio 2020, pubblicata nel dicembre dello scorso anno, ha previsto, nell’ambito del cosiddetto “Piano Nazionale impresa 4.0”, un credito di imposta per gli acquisti di beni strumentali nuovi effettuati a partire dal 1° gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020 (o anche entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro il 31/12/2020 venga ordinato il bene e versato un acconto del 20%).

Il credito di imposta, di cui possono usufruire “tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito”, può essere utilizzato esclusivamente in compensazione sul modello F24. Gli investimenti per i quali viene riconosciuta l’agevolazione sono i beni strumentali materiali e immateriali nuovi e destinati a strutture produttive localizzate sul territorio dello Stato.

La percentuale del credito di imposta, calcolata sul costo di acquisto, varia invece a seconda della tipologia degli investimenti effettuati: per i beni funzionali alla  trasformazione  tecnologica  e  digitale  delle imprese secondo il modello “Industria 4.0” (riportati nell’allegato A alla legge 232/2016) è pari al 40% per investimenti fino a 2,5 milioni e al 20% oltre i 2,5 e fino ai 10 milioni, con utilizzo in 5 anni; per i beni immateriali (software, sistemi, piattaforme e applicazioni connessi a investimenti in beni materiali  “Industria 4.0”) è pari al 15% con limite di spesa di 700.000 euro e con utilizzo in 3 anni; per tutti gli altri beni è pari al 6% con limite di spesa fino a 2 milioni e utilizzo in 5 anni.

Per dare continuità all’agevolazione, anche e soprattutto in considerazione del particolare momento che stiamo vivendo, la prossima manovra economica dovrebbe contenere una proroga del credito di imposta, con alcune variazioni in senso più favorevole ai contribuenti. A meno di cambiamenti dell’ultimo momento, la nuova versione degli incentivi 4.0 riguarderà, retroattivamente, gli investimenti effettuati a partire da novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, con la consegna dei beni possibile fino a giugno 2023 a condizione di aver pagato un acconto di almeno il 20% entro il dicembre 2022). Il periodo minimo in cui  compensare i crediti d’imposta dovrebbe ridursi dagli attuali 5 a 3 o a 1 anno.

Infine, per il solo 2021 dovrebbero aumentare le percentuali del credito di imposta da calcolare sul costo delle varie tipologie di beni acquistati: dal 6 al 10%, dal 15 al 20%, dal 20 al 30% e dal 40 al 50%.

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Redazione Desk
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