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Conti economici territoriali, Campania ultima in classifica per i dati Istat

Nel 2015 il Pil in volume, a fronte di una crescita a livello nazionale dello 0,7% rispetto all’anno precedente, ha registrato un incremento dell’1,1% nel Mezzogiorno, dello 0,8% nel Nord-ovest, dello 0,7% nel Nord-est e dello 0,3% al Centro. Sono questi i dati Istat pubblicati in merito ai Conti economici territoriali.

Medaglia d’oro nella graduatoria del reddito disponibile per abitante va alla Provincia Autonoma di Bolzano, con 23,7 mila euro, seguita da Lombardia (21,6 mila euro) ed Emilia Romagna (21,5 mila euro). Ultimi posti per Calabria (12,2mila euro), Campania (12,6mila euro) e Sicilia (12,8 euro). Si assesta al 27esimo posto su 27 con 11.7% la Campania nella categoria ‘spesa per consumi finali delle famiglie a prezzi correnti’, rispetto a 19,4 mila euro nel Nord-ovest, 19,2 mila euro nel Nord-est, 17,4 mila euro al Centro. Il divario negativo tra Mezzogiorno e Centro-Nord è del 32,1%. Tra il 2011 e il 2015 le aree che registrano i cali più marcati del Pil sono il Centro (-1,2%) e il Mezzogiorno (-1,1%).

Nel periodo 2011-2015, l’occupazione cresce solo nella Provincia Autonoma di Bolzano, mentre Calabria, Molise, e Friuli-Venezia-Giulia registrano le cadute più ampie (con diminuzioni comprese tra l’1,6% e l’1%). Nel 2015, al primo posto della graduatoria regionale per livello di reddito disponibile si posiziona la Provincia Autonoma di Bolzano, con circa 23,7 mila euro, all’ultimo la Calabria, con 12,2 mila euro. Nel 2015 il reddito disponibile aumenta dell’1,3% nel Mezzogiorno, dello 0,9% nel Nord-ovest, dello 0,7% nel Centro e dello 0,5% nel Nord-est. (AGV/NEWS)

Redazione Desk
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