venerdì, Marzo 29, 2024
HomeCronacaCamorra: arrestato capo clan tra i più pericolosi d'Italia, era latitante da...

Camorra: arrestato capo clan tra i più pericolosi d’Italia, era latitante da 15 anni

Camorra | Finisce in manette Antonio Orlando, 60 anni, ritenuto il reggente del clan degli “Orlando-Nuvoletta-Polverino” operante nell’hinterland a nord di Napoli. L’uomo era inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia.

Camorra. I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno arrestato Antonio Orlando, 60 anni, ritenuto il reggente del clan camorristico degli “Orlando-Nuvoletta-Polverino” operante nell’hinterland a nord di Napoli. L’uomo, inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia, era ricercato da 15 anni.

 

Camorra: due le ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti del boss latitante

Camorra
Camorra: finisce in manette il boss Antonio Orlando. Era latitante da 15 anni

Nei confronti di Antonio Orlando erano state disposte due ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione di tipo mafioso emesse dal Gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. È stato catturato all’alba di questa mattina dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna nel suo covo in un appartamento a Mugnano di Napoli. “Anche per lui la pacchia è finita – questo il commentato rilasciato dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Grazie alle Forze dell’Ordine e agli investigatori: ci fanno cominciare bene la giornata e ci fanno essere ancora di più orgogliosi di loro“.

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa Angelo Tofalo scrive: “Complimenti ai Carabinieri che all’alba di stamattina hanno arrestato, nel suo covo di Mugnano, il boss della camorra Antonio Orlando, tra i ricercati più pericolosi d’Italia, latitante da ben 15 anni. Grazie agli uomini e donne dell’Arma, il Paese è orgoglioso di voi!

Redazione Desk
Redazione Desk
Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.
RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

ARTICOLI RECENTI