venerdì, Aprile 19, 2024
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Benitez su Napoli – Cagliari: “Tante opzioni a sinistra, Zeman? Aveva ragione a combattere”

Il problema c’è e va affrontato: gli infortuni occorsi al Napoli sono ben localizzati, ora in attacco a sinistra c’è un vero e proprio buco. Che spetta a Benitez colmare: De Guzman, Mesto, Ghoulam ed Hamsik i principali indiziati, con tutte le conseguenze del caso. Il Caso, oggi ha messo di fronte due allenatori che amano vincere giocando bene e soprattutto si rispettano: parlando delle battaglie di Zeman (Calciopoli, Doping), Rafa ha affermato laconico “aveva ragione.”

Maledetti infortuni

“Ho parlato con Mertens, chiaramente va molto meglio, non è a posto ma la prossima settimana inizierà con noi e vedremo il suo recupero. Camilo sta seguendo il programma specifico che gli ha detto il dottore, lo stesso Michu attraversa problemi così.“Chiaramente questi due giorni abbiamo visto le possibilità di Ghoulam, Marek e anche Mesto, vedremo.

Chi gioca a sinistra?

“Abbiamo tante alternative: De Guzman, Hamsik, Mesto e Ghoulam. Di Hamsik si diceva che non andava bene sulla trequarti, poi è andato bene, poi no: ora sappiamo che se impiegato a sinistra non farà 10 cross, ma tenderà ad accentrarsi, dobbiamo trovare la quadratura del cerchio.” 

Attaccanti all’italiana

“Non so se è bene o male italianizzarsi, a me piace giocare bene e vincere le partite, l’idea di gioco è sempre far giocare la squadra. Cose in comune? So che gli piace attaccare, a me piace vincere attaccando, se devo fare altre cose le faccio: mi sembra piaccia anche lui vincere con un gioco propositivo. Oggi hanno una squadra più equilibrata a differenza di quello che si diceva, sanno come difendersi. Zeman aveva ragione nelle battaglie che faceva, la lotta contro queste cose mi sembra che abbia il 100% della ragione.”

Mister, lei resta?

“Non posso controllare i giornali, mi piace la città, la squadra che ha ancora tanto da crescere, non voglio dare una data all’incontro col presidente. Tornare a Liverpool? Così si tocca l’osso, la mia famiglia è lì, io sono qui e penso a lavorare qui. Le nuove regole? Siamo l’unica squadra italiana che ha 25 calciatori in rosa: non abbiamo tanti calciatori cresciuti dal vivaio, questo è il nostro problema. Sarà un po’ più difficile, ma dobbiamo affrontarlo.”

 

 

 

 

 

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