“Sono coetaneo di Hillary Clinton che si candida alla presidenza degli Stati Uniti”. Così il 68enne Antonio Bassolino, ex sindaco di Napoli ed ex governatore della Campania, esordisce in un’intervista a La Repubblica nella quale rivela di avere “la passione politica di un 18enne”. L’esponente del Pd parla dopo aver depositato le firme per partecipare alle primarie per concorrere alla scelta del candidato sindaco partenopeo. Una decisione, racconta Bassolino, maturata anche dopo aver vinto una “sfida con la montagna” lo scorso settembre sulle Dolomiti. “Mi ricandido perché fare il sindaco di Napoli è stata la cosa più bella della mia vita”, ribadisce.
“Sono ricordato come un buon sindaco, ma so che potevo fare di più. Sono ricordato come un cattivo governatore, ma so che non potevo fare di più – aggiunge – Se queste fossero le elezioni per il presidente della Regione, non mi ricandiderei”.
Nella conversazione con La Repubblica, Bassolino non risparmia attacchi a uno dei suoi avversari politici per la guida di Palazzo San Giacomo, l’attuale sindaco Luigi de Magistris: “Usa sempre i toni sbagliati – dice – Invece un sindaco deve sempre dialogare con il presidente del Consiglio, guardarlo negli occhi da pari a pari”. E su Renzi, spiega: “Non mi risulta” che il presidente del Consiglio “sia contrario alla mia candidatura. Io l’ho sostenuto”. Per concludere, Bassolino dedica un passaggio al Movimento Cinque Stelle anche dopo il caso Quarto: “Non sono di quelli che hanno gioito. Quella vicenda è un campanello d’allarme per tutti. Segnala che nessuno è immune dalle infiltrazioni della camorra”.
